Inter-Juventus, nonostante la pausa delle Nazionali, èsempre nei pensieri di Antonio Conte, tecnico bianconero che oggi si è concessoalla Gazzetta dello Sport. Nell'intervista al quotidiano rosa, l'allenatore lecceseafferma che la sfida non sarà delle più semplici, poiché l'Inter non è dasottovalutare, grazie al lavoro del suo collega Walter Mazzarri: "Non aveva unarosa da buttare lo scorso anno e a maggior ragione non ce l'ha adesso. L'Intersomiglia al suo allenatore: ha già assorbito i concetti difensivi di Mazzarri,ed è brava a ripartire. È una delle cinque-sei squadre che possono competereper lo scudetto".

Conte perciò ci va con i piedi di piombo e mette inerazzurri nel novero di coloro che lotteranno per la vittoria finale e per lerivali della sua Juventus, favorita numero uno per la vittoria finale. In talsenso, Conte sottoscrive le parole del presidente nerazzurro Massimo Moratti,sulla differenza tra bianconeri e nerazzurri: "Ho letto bene cosa ha detto: nonha parlato di grandi differenze, ma di un gap che adesso c'è. È che la Juve halavorato molto bene, nella direzione giusta, in questi due anni. Abbiamorisanato il bilancio, visto che partivamo da oltre cento milioni di disavanzo,e nel frattempo abbiamo vinto due scudetti e due Supercoppe italiane. La Juveha lavorato e ha fatto tutto per crescere, poi, non è detto che se crescivinci.

Ma intanto crei una struttura, qualcosa che vale anche per il futuro.Questa forse è stata la differenza in questo biennio fra la Juve e gli altriclub".

Infine il tecnico bianconero vuole evitare una vittorianerazzurra, un qualcosa che potrebbe far prendere consapevolezza di forza agliuomini di Mazzarri: "Due anni fa, lavittoria in casa loro (Inter-Juventus dell'ottobre 2011, ndr) ci fece scattarela molla che ci ha portato al successo.

Ora dobbiamo stare attenti a non farscattare quella molla nella loro testa".

Insomma, anche se mancano nove giorni, Inter-Juventus,una delle sfide (se non la sfida) più calda del nostro calcio, si vive congrande trepidazione.