La Roma capolista della Serie A deve moltissimo a Rudi Garcia ma i tifosi sanno benissimo che altrettanta gratitudine devono a quel Walter Sabatini, così dileggiato solo fino a giugno scorso, dopo l'umiliante sconfitta nel derby-finale di Coppa Italia contro i cugini della Lazio.

La squadra finora dominatrice della massima serie italiana (10 vittorie - 2 pareggi e nessuna sconfitta, oltre alle 26 reti segnate e solo 3 subite) non è affatto perfetta, come ha giustamente, più volte, fatto notare il suo tecnico: a fronte di un gruppo di 12-14 titolari di tutto rispetto, i ricambi per la difesa e l'attacco lasciano, in realtà, molto a desiderare.

Se è vero che il portiere ex Napoli, De Sanctis, è visto da tutti, compagni, tecnico e pubblico, come una sicurezza, non altrettanto si può dire per Lobont, la sua prima riserva.

I laterali difensivi, Balzaretti e Maicon sono parte del grande successo giallorosso ma i loro sostituti (Dodò e Torosidis) non suscitano particolari entusiasmi in Garcia seppur per motivi diversi. Il giovane brasiliano, ex Corinthians, non riesce a trovare quella continuità, per ora, che per un giocatore di grande spunto come lui dovrebbe servire ad una valutazione più ampia e completa in rapporto ad un gioco che si basa moltissimo sulle progressioni laterali, come Garcia predica. Torosidis è considerato nulla più che un discreto panchinaro.

Anche al centro della difesa, la situazione non è molto diversa. Gli intoccabili titolari, Benatia e Castan, possono stare certi che le partite che giocheranno Burdisso, Romagnoli e Jedvaj, si conteranno nell'ordine del numero delle squalifiche e infortuni dei titolari. Soprattutto uno dei due giovani centrali romanisti di riserva, potrebbe lasciare, a gennaio, la capitale per un prestito in serie B.

Anche Burdisso, a causa di un ingaggio non proprio da panchinaro, potrebbe lasciare Roma (con il Napoli interessato principale, in Italia, oppure per un ritorno in Argentina). Garcia, a fronte di queste partenze, vorrebbe un marcatore un po' più esperto e magari veloce e pronto nell'anticipo.

Il centrocampo è l'unico settore che, per ora, non soffre particolari problemi (si attende a giorni il rinnovo di contratto per Pjanic) grazie ad una formula di gioco che vede Strootman, De Rossi e il giovane serbo formare un reparto in grado di difendere e proporre gioco come pochi in Europa.

Bradley viene considerato alla stregua di un titolare aggiunto.

Tuttavia è proprio un giovanissimo talento argentino, centrocampista offensivo, il possibile acquisto di questi giorni: Leandro Paredes, ventenne del Boca Juniors, è definito da molti osservatori internazionali, praticamente come il prossimo acquisto della Roma. Per lo stesso ruolo, è da registrarsi un  interesse di Sabatini anche per Pastore, che verrebbe in prestito.

Il vero problema della Roma, comunque, è ancora il reparto offensivo. Totti fatica a rientrare e comunque la sua età e campi che si annunciano pesanti per i prossimi mesi, fanno temere che il solo, ormai imminente, rientro di Mattia Destro possa non bastare. Del resto, la Società continua a dare disposizione affinché Borriello sia ceduto (anche dopo la spalmatura dell'ingaggio accettata dal centravanti partenopeo) a causa dei soliti problemi di bilancio: proprio come Burdisso, guadagna troppo per un giocatore da panchina stabile.



Graditissimo sarebbe anche l'acquisto del parmense Biabyani, ala che pare il gemello dello scatenato Gervinho, non avendo convinto in pieno il gioiellino Ljajic, che certo, di ruolo ala non è. Il Parma potrebbe volentieri accettare soldi e il prestito di qualche giocatore in parziale contropartita, come Caprari e Marquinho (guardato con interesse anche dall'Inter).