Continua a non sfondare completamente il "nuovo" Milan di Clarence Seedorf: è chiaro, con il materiale umano a disposizione, cambiato realtivamente dall mercato di riparazione, non ci si poteva aspettare una rimonta clamorosa dopo tutti i problemi vissuti in questa stagione. Resta il fatto che i rossoneri restano in un fastidioso "gorgo" (come lo definirebbe il collega di fede bianconera Marcello Chirico) di metà classifica anche dopo l'1-1 di "San Siro" contro il Toro, nel terzo anticipo della 22ª giornata di Serie A.

All'attivo del nuovo tecnico, nonostante un modulo ed una filosofia più offensiva (sulla carta), comunque, due vittorie (ottenute sul filo di lana) e questo pareggio in campionato, oltre alla sconfitta pesante con conseguente eliminazione in Coppa Italia contro l'Udinese.

4-2-3-1 per i padroni di casa con Pazzini unica punta supportato da Honda, Robinho e Kakà; mediani Emanuelson e Montolivo, difesa formata da De Sciglio, Bonera, Rami ed Emanuelson davanti ad Abbiati. I granata di Ventura, forti di un ottimo sesto posto, si presentano alla 'Scala del Calcio' con Maksimovic, Glik e Moretti a protezione di Padelli; a centrocampo Darmian, Basja, Vives, Fernerud e Masiello. Davanti la coppia Cerci-Immobile.

Non mancano le emozioni in apertura: al 2' Pazzini, servito in profondità da Robinho, si gira in condizioni difficili e, cadendo, riesce a calciare: Padelli con un guizzo riesce a toccare, mandando la sfera sulla traversa. Sembra essere l'inizio di un assedio, ma non è così: al 17' Immobile fredda il 'Giuseppe Meazza' dopo aver raccolto un lancio di Masiello, puntato e mandato per le terre Bonera e concluso con uno splendido tiro a giro, imprendibile per Abbiati.

Undicesima rete della stagione per l'ex Juve e Toro avanti.

Pur dando il fianco alle ripartenze ospiti, la reazione milanista c'è, e si vede. Al 19' lesta girata di Pazzini dopo un tiro rimpallato di Robinho e miracolo di Padelli, spesso contestato in questa stagione, ma oggi decisivo. Il Diavolo batte un colpo, quindi, ma come detto si espone agli attacchi avversari: al 29' Ventura ed i suoi ragazzi possono mangiarsi le mani per un raddoppio mancato clamorosamente da Farnerud che, probabilmente, avrebbe mandato in archivio il match anzitempo.

Traversone splendido da destra di Cerci e testa sul secondo palo del centrocampista svedese che si divora l'occasione mandando alto. Il primo tempo racconta ancora due guizzi dello scatenato Cerci e di Kakà a ridosso dell'intervallo. 

La ripresa vede il Milan al comando delle operazioni con i piemontesi che non riescono a mantenere quei ritmi importanti dei primi 45': dopo 2' è già 1-1 con la sventola dalla distanza di un Rami che non ti aspetti.

Ventura prova a correre ai ripari con El Kaddouri per Farnereud, ma il Milan, in preda all'entusiasmo, ci prova ancora: al 14' gol annullato giustamente a Robinho per fuorigioco, mentre 5' è il neoentrato De Jong ad impegnare Padelli in due tempi. L'estremo difensore però sarà vero protagonista al minuto 77 quando, sulla punizione da sinistro Montolivo, riuscirà ad alzare in corner con prontezza. Il vena di Kakà e compagni però, con il passare dei minuti, si spegne, con il Toro sempre più sicuro e compatto nel proteggere il pari. Gli ultimi 15', recupero compreso, raccontano poco o nulla: è 1-1, Milan che sale a quota 29, 9° posto, ma con una gara in più. Poco, troppo poco. Ancora da applausi il torneo dei granata, che agganciano provvisoriamente l'Inter ed avvicinano sempre di più il proprio obiettivo primario, la salvezza. 

MILAN-TORINO 

Milan (4-2-3-1): Abbiati; De Sciglio, Bonera, Rami, Emanuelson; Montolivo, Muntari (18' st De Jong); Honda (43' st Saponara), Kakà, Robinho (30' st Saponara); Pazzini. All. Seedorf

Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Basha (23' st Kurtic), Vives, Farnerud  (9' st El Kaddouri), Masiello; Cerci (48' st Meggiorini), Immobile. All. Ventura