Contestazione in casa rossonera. Oggetto della critica: Adriano Galliani, l'imperatore del mercato. Stagione 2013-14 non positiva per l'amministratore delegato del Milan: i dissidi con Barbara Berlusconi, la crisi del Milan e l'attuale contestazione della curva sono i sintomi di un matrimonio che ormai è terminato. Già a novembre, Adriano aveva presentato le sue dimissioni al Presidente Berlusconi che ha dovuto rifiutare causa buonuscita troppo alta da pagare ad uno dei suoi uomini più fedeli. Tante le possibilità che si erano rincorse: candidatura al Parlamento Europeo per Forza Italia, movimento dello stesso Silvio Berlusconi, o passaggio ad un altro gruppo del Cavaliere.
La carriera politica non entusiasma l'interessato e prende corpo sempre più il passaggio in Mediaset. Il tutto dovrebbe avvenire il primo di maggio con l'ad rossonero che ricoprirà ruoli amministrativi all'interno del gruppo del biscione. Passaggio che non influenzerà i rapporti che intercorrono tra Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, rimasti sempre ottimi.
Il dirigente rossonero ricomincia una nuova carriera con gli ormai suoi 70 anni che sembra essere solo un modo per evitare fuoriuscite economiche troppo dispendiose. Una cosa è certa: non sarà l'ultimo capitolo della storia di Adriano Galliani e della presidenza Berlusconi che sarà ancora ricca di soddisfazioni e speranze. Il primo partirà in questa nuova avventura, il club rossonero ripartirà con la nuova dirigenza riorganizzata da Barbara Berlusconi e con Clarence Seedorf.