Dopo Tito Vilanova ex CT del Barcellona, se n'è andato anche Vujadin Boskov, l'allenatore che fece esordire Francesco Totti a 16 anni e che ha fatto passare un periodo d'oro alla Sampdoria.
Vujadin Boskov era nato il 16 maggio 1931 in Serbia e se n'è andato ieri, 27 aprile 2014, a Novi Sad in Serbia; era malato da tempo e avrebbe compiuto 83 anni il prossimo 16 maggio. I funerali si svolgeranno nella sua città natale, Begeč, martedì prossimo.
Vujadin Boškov personaggio
Vujadin Boskov è stato un personaggio noto per il suo carattere istrionico e le sue celebri frasi, ma soprattutto per aver portato la Sampdoria alla conquista dello scudetto nella stagione 1990/1991.
Le sue espressioni, la sua ironia e il suo caratteristico modo di sdrammatizzare le situazioni rimarranno nella storia, così come il modo di affrontare lo sport, in maniera umana più che meccanica.
Gli aforismi di Vujadin Boskov sono stati oggetto di discussione di tutti i media, le interviste con quel particolare accento e l'espressione simpatica hanno lasciato senza parole parecchi giornalisti e divertito tifosi e gente comune.
Vujadin Boškov calciatore
La competenza di Vujadin Boskov come calciatore e come allenatore era innegabile. La sua carriera è iniziata negli anni 50 in Serbia e il 27 agosto 1961 ha esordito in serie A nella Sampdoria, vincendo in trasferta per 2-0 contro la Juventus.
Ha giocato anche nella nazionale jugoslava dal 1951 al 1958, totalizzando 57 presenze, un'Olimpiade e due mondiali. In Italia ha giocato 13 partite nella Sampdoria e ha chiuso la carriera nel calcio giocato nel 1962 nella squadra Young Boys, della quale è poi divenuto allenatore.