Prosegue la preparazione al Mondiale brasiliano per la Nazionale italiana di Cesare Prandelli e sabato 31 maggio ci sarà il primo test nell'amichevole contro l'Irlanda. Per l'occasione, il commissario tecnico azzurro manderà in campo una formazione piuttosto giovane, con età media di 26 anni e molti calciatori con scarsa esperienza in Nazionale. Sarà un esame importante soprattutto in vista della diramazione della lista ufficiale dei 23 che partiranno per il Brasile.

Gli occhi saranno puntati tutti su Giuseppe Rossi, il quale dovrà dimostrare di essersi ripreso definitivamente dall'infortunio e di essere pronto a trascinare l'Italia verso un ottimo mondiale. Ma alle sue spalle, attenzione agli altri giovani che partiranno da titolari. Innanzitutto, accanto a "Pepito" ci sarà Ciro Immobile: il capocannoniere della Serie A ha 24 anni e alle spalle uno spezzone dell'amichevole tra Spagna e Italia. La prossima stagione il centravanti campano giocherà nel Borussia Dortmund, ma c'è bisogno che faccia vedere di essere pronto e di confermare l'ottimo fiuto del goal messo in mostra con la maglia del Torino se vorrà far parte della spedizione azzurra.

Sotto esame ci sarà anche Marco Verratti. Il centrocampista del Psg, appena ventunenne, da molti è considerato come l'erede di Andrea Pirlo, quando questi appenderà le scarpette al chiodo. Prandelli, però, pretende che il ragazzo non dorma sugli allori e all'inizio del ritiro della Nazionale gli ha fatto una tiratina d'orecchie, dichiarando che Verratti deve essere più pronto a mettersi a disposizione della squadra, oppure avrebbe rischiato il posto in maglia azzurra. Contro l'Irlanda giocherà dietro le punte con alle spalle l'esperto (lui sì) Thiago Motta. Neanche stavolta il C.T. lo schiera titolare insieme a Pirlo; forse non li vede compatibili.

Ma la "meglio gioventù" azzurra la vedremo anche in difesa, con i giovanissimi terzini Mattia De Sciglio (21 anni) e Matteo Darmian (24 anni). Sul terzino del Milan, Prandelli confida molto: se dovesse confermarsi ai livelli della Confederations Cup, sulla fascia sarebbe una sicurezza. Desta curiosità, invece, Darmian, che dopo uno splendido campionato col Torino si è guadagnato la pre - convocazione e qualora dovesse confermare l'ottima forma dimostrata in ritiro, potrebbe partire per il Brasile, togliendo il posto ad uno tra Abate e Maggio: chissà che non si possa ripetere una favola come quella di Fabio Grosso nel mondiale del 2006. Insomma, considerando che in panchina ci saranno altri giovani come Balotelli, Destro e Insigne, il nuovo corso della Nazionale italiana può dirsi ufficialmente avviato. Anche se, al momento, di pilastri esperti come Buffon e Pirlo non si può ancora fare a meno.