Il nuovo ct della nazionale italiana ancora non è stato deciso, ma chiunque sarà, avrà un duro compito: ripartire senza i veterani. I campioni del mondo del 2006 erano rimasti ormai in pochi, e dopo il flop dell'ultimo Mondiale possiamo dire che non ne resteranno più. Forse l'unico a rimanere sarà De Rossi. Un po' per raggiunti limiti d'età, un po' per problemi generazionali, saranno molti gli azzurri che non vedremo più difendere i colori della nostra nazionale. La speranza è che verranno sostituiti da calciatori in grado di farci gioire come hanno fatto loro.

Il primo sicuro dell'addio alla nazionale è Andrea Pirlo. Il nostro fuoriclasse, l'uomo delle punizioni che tutto il mondo ci invidia, aveva già annunciato l'addio all'azzurro prima di partire per il Brasile, e a maggior ragione lo darà adesso. Pirlo non è più un ragazzino, ha 35 anni, e se vuole continuare a giocare al top nel suo club di appartenenza è costretto a fare come molti suoi colleghi, come Totti per esempio, e cioè ritirarsi dalla nazionale anche se ancora potrebbe giocare, almeno fino all'Europeo.

Non ha dato l'addio ufficiale ma ci sta seriamente pensando Gigi Buffon. Specialmente dopo gli ultimi diverbi durante e dopo la partite con l'Uruguay. Sempre più insofferente in azzurro, si è molto spesso arrabbiato negli ultimi anni, in particolare con i più giovani del gruppo.

Non è in sintonia con la squadra, e per uno come lui è una cosa grave. La carta d'identità poi dice già 36 anni, e difficilmente gli vedremo seguire le orme di Dino Zoff, campione del mondo a 40 anni.

Altro nome che, per forza di cose, non vedremo più in nazionale è quello di Andrea Barzagli. È stato un miracolo vederlo in questa competizione, con tutti i guai fisici con cui ha combattuto quest'anno.

Ed anche lui, a 33 anni compiuti, potrebbe decidere di alleggerire il carico sulle gambe malconce dedicandosi soltanto al club. Sicuro addio anche quello di Antonio Cassano. Non tanto perché eccessivamente vecchio, ha 31 anni, ma perché era già finito fuori dal giro della nazionale per diversi motivi, sia disciplinari che tecnici, ed ora che non è più un ragazzino e che è considerato uno dei peggiori dell'ultimo Mondiale, siamo sicuri che nessun nuovo ct lo convocherebbe.

Dovranno decidere il loro destino anche il trentunenne Thiago Motta ed il trentenne Daniele De Rossi. Questi due, in particolare il romanista, è molto probabile che disputeranno l'Europeo 2016, ma molto difficilmente li vedremo in campo al prossimo Mondiale in Russia. Rispettivamente avranno 35 e 34 anni, per giocatori che hanno continui guai fisici già oggi, sarà molto difficile che continuino fino ad allora. A questa truppa di "vecchietti" della spedizione brasiliana potremo aggiungere altri giocatori che non sono stati convocati ma che sono spesso in odore di nazionale, i quali probabilmente diranno addio nei prossimi mesi all'azzurro. Parliamo di Gilardino (32 anni), Amauri (34), Borriello (32), Quagliarella (31), Maggio (32) e Balzaretti (32).

Il nuovo ct dovrà necessariamente ripartire dai giovani visti al Mondiale, ma anche da qualcuno che non è stato convocato e che invece potrebbe meritarsi la maglia azzurra in futuro. Tra i pochi positivi della spedizione brasiliana infatti si potrà ripartire da Darmian (24 anni), Verratti (21), De Sciglio (21) e Insigne (23), l'erede di Buffon sarà Sirigu che non ha affatto sfigurato contro l'Inghilterra, e poi non dimentichiamoci che abbiamo lasciato a casa potenziali ottimi giocatori come El Shaarawy, Destro, Giuseppe Rossi e chissà quanti altri si metteranno in luce nei prossimi due anni.