E' ancora tutto da decidere il futuro dell'Italia: si partirà con la scelta del nuovo commissario tecnico azzurro, che avrà il compito di riportare entusiasmo nel paese, ma soprattutto dovrà costruire una base importante in vista dell'Europeo 2016 e soprattutto del Mondiale 2018. I nomi per la successione di Cesare Prandelli sono sempre gli stessi: si parte da Massimiliano Allegri, si prosegue con la Roberto Mancini e Luciano Spalletti, senza dimenticare l'outsider Francesco Guidolin. Da questi quattro nomi dovrebbe uscir fuori il nuovo selezionatore della nazionale italiana.
La scelta del nuovo commissario tecnico dell'Italia dipenderà molto dall'ingaggio, dal tipo di progetto e soprattutto dai senatori. Non è infatti un caso che la marcia indietro di Andrea Pirlo su un possibile addio alla maglia azzurra, sia stata accolta favorevolmente dalla Federazione Italiana; il regista della Juventus infatti si è detto disponibile a continuare la sua avventura con gli azzurri. Questa sua volontà si scontrerebbe però con l'arrivo in panchina di Massimiliano Allegri.
L'ex tecnico rossonero infatti viene ancora criticato per la scelta di lasciar partire il regista italiano, considerandolo in fase calante della sua carriera e poco incline alla sua idea tattica. Insomma, Andrea Pirlo rischia di trovarsi escluso dal nuovo progetto Italia se il commissario tecnico azzurro dovesse essere Max Allegri.
A questo punto tornano di moda i nomi di Roberto Mancini e Luciano Spalletti: i due però hanno richieste contrattuali importanti, cifre che al momento la Federazione Italiana non sembra disposta ad investire, soprattutto dopo le due deludenti spedizioni mondiali (nel 2010 e nel 2014). L'ex allenatore dell'Inter vanta un maggior curriculum, nonché più vittorie; l'ex tecnico della Roma invece porterebbe bel gioco a Coverciano.
La scelta si preannuncia difficile. Non è escluso inoltre che la Federazione possa chiedere consiglio ai senatori, in modo tale da poter iniziare il nuovo progetto azzurro con la possibilità di costruire qualcosa di importante, con un mix di esperti e giovani.
Al momento parte in ultima fila Francesco Guidolin; l'ex tecnico dell'Udinese infatti ha dimostrato ottime capacità nelle piazze medio-grandi, resta un'incognita invece nelle big e la Federazione Italiana difficilmente andrà a compiere una "scommessa" dopo la doppia delusione mondiale.