L'Italia non faceva così male dai lontani anni '60. Una sentenza, quella dettata dall'ormai solito ai goal decisivi Diego Godìn, che pesa troppo sulle spalle di Prandelli, che si dimette nei minuti successivi alla sciagurata partita di ieri sera.

Sciagurata, per vari motivi. In primis un arbitraggio eccessivo nell'espulsione di Claudio Marchisio al 60' che però, allo stesso tempo, ha lasciato passare un morso di Luìs Suarez al nostro difensore Giorgio Chiellini che, ritiene che l'attaccante, sia stato graziato solamente per la sua fama mondiale (che però si era già sporcata di un evento molto simile, nella partita Chelsea-Liverpool dell'anno passato, quella volta la vittima fu Ivanovic).

Ma comunque, c'è da passare oltre, perchè in realtà le scelte arbitrali non possono bastare per giustificare una sconfitta contro un Uruguay sicuramente non brillante, che ha dovuto peraltro impiegare una delle sue punte di diamante, Cavani, per marcare Pirlo, che è stato comunque l'unico ad impegnare Muslera, con una sua punizione nel primo tempo, essendo il suo l'unico tiro degli azzurri ed il terzo dell'intera squadra in due partite.

L'intesa fra Balotelli e Immobile è stata fallimentare ed il primo tempo è stato all'insegna del nervosismo e di falli e solo il più brillante dei nostri, Verratti, è riuscito ad infiammare il pubblico con delle giocate da fuoriclasse e con una precisione chirurgica; sono infatti 31 i passaggi completati su 31 dal giovane centrocampista del PSG, con una percentuale del 100%.

Il secondo tempo è iniziato con un modulo, per l'Italia, molto più difensivo (che aveva iniziato con il 3-5-2): il 5-4-1, con l'ingresso di Parolo per Balotelli e fino al 60' nessun problema, gli azzurri, almeno in difesa, risultano quasi granitici, tranne in un'occasione in cui, grazie ad un rimpallo, Suarez riesce a trovarsi a tu per tu con Buffon che risponde prontissimo, però per un fallo da giallo a detta di quasi tutti, Claudio Marchisio viene mandato sotto le docce.

Da lì comincia la vera sofferenza dell'Italia, che per un momento sembrava adottasse il 5-5-0 con l'ingresso di Cassano che non poteva sicuramente fungere da prima punta. Il brutto episodio fra Chiellini e Suarez è solo un preludio a quello che è successo all'81'. Calcio d'angolo e Bonucci va a perdersi il letale Godìn che prende sulle spalle la Celeste e la porta dritta agli ottavi, in cui incontrerà la Colombia, vittoriosa nella partita delle 21 contro il Giappone per 4-1 (con doppietta di Jackson Martinez, attaccante cercato insistentemente l'anno scorso dal Napoli).

Così finisce l'avventura mondiale degli azzurri, 19 giorni prima della finale di Rio. Il migliore in campo per l'Italia è stato Buffon, decisivo in più occasioni, che a fine partita, insieme a Daniele De Rossi, in panchina per infortunio, esprimerà tutto il suo rammarico per la sconfitta e lancerà un attacco, neanche troppo velato, verso Balotelli ed altri, dicendo che ad andare ai mondiali dovrebbero essere i calciatori migliori, non i personaggi. Parole dure, ma che danno ragione al capitano della nazionale. Purtroppo per lui e Pirlo, questi sono stati, probabilmente, gli ultimi mondiali delle loro carriere, comunque pluripremiate per entrambi, ma che a livello nazionale, potevano finire sicuramente in un modo molto più decoroso.