Matteo Darmian è la rivelazionedell'Italia di Cesare Prandelli. Terzino dalla faccia pulita, tutto corsa efatica è arrivato ai Mondiali 2014 grazie alla grande stagione conil Toro di Giampiero Ventura. Una sorpresa per la maggior parte deitifosi azzurri ma non per quelli granata che hanno seguito lacrescita di questo ragazzo arrivato a Torino tre anni fa.

Giunto sotto la Mole nell'estate del2011 quando, in comproprietà tra Milan e Palermo era stato girato inprestito al Toro in serie B, l'anno successivo è ha visto la metàdel cartellino dei rossoneri tingersi di granata.

Sotto gli ordini diVentura è stato uno dei protagonisti della promozione in serie A edella salvezza l'anno successivo. Subito aveva mostrato le suequalità, tuttavia i più gli criticavano la scarsa propensioneoffensiva. A dire il vero, Darmian pagava la presenza di un altroterzino che copriva poco e attaccava molto, quel Danilo D'Ambrosioche gli contendeva la fascia destra ma che poi era stato spostato asinistra dal tecnico granata.

Destini incrociati quelli dei dueterzini con D'Ambrosio che, seppur su una fascia non sua, si eramesso in mostra con le sue folate offensive mentre a Darmian erastato affidato il compito più oscuro di coprire dove è più facileessere notato per gli errori. Scontento per la posizione e attiratoda una possibile convocazione in Nazionale per i Mondiali 2014 inBrasile, nell'ultima stagione D'Ambrosio passa all'Inter, unpalcoscenico internazionale dove però finisce per fare la riserva diNagatomo e gioca pochissime partite.

Darmian invece rimane in granata doveha la fiducia del tecnico Ventura e dei tifosi. La sua perseveranza edeterminazione è ripagata e, titolare inamovibile con 37 presenze incampionato, è tra i protagonisti della straordinaria stagione delToro che arriva a conquistare la qualificazione in Europa League.Senza D'Ambrosio sulla fascia opposta è libero di svariare sullacorsia destra del campo, giocando senza difficoltà anche sullasinistra quando il mister glielo chiede.

È anche grazie a lui che Ventura haimpostato quell'asse micidiale con Alessio Cerci e Ciro Immobilecompagni di Darmian anche ai Mondali 2014. Già, perché propriograzie al terzino in grado sia di coprire che di supportare l'azioneoffensiva grazie alle sue sovrapposizioni, Cerci è libero disvariare in attacco liberando il suo mancino o liberando Immobile,bomber di razza che è diventato capocannoniere della serie A.

Grazie a dedizione, spirito disacrificio e serietà professionale si è avverata la favola diDarmian, un ragazzo che non ha mai detto una parola fuori postodavanti ai giornalisti e ha sempre lasciato parlare il campo. Comelui stesso ha ammesso in conferenza stampa, non pensava nemmeno divenire convocato ai Mondiali 2014 e invece eccolo qua: titolare dellaNazionale e uno dei migliori a disposizione di Prandelli.