Ad annunciarlo è stato sul suo sito il Secolo XIX: la Sampdoria non appartiene più ai Garrone. Finisce così, dopo 12 anni, la presidenza della famiglia genovese, con Edoardo Garrone che dopo la morte di papà Riccardo (avvenuta nel gennaio 2013) aveva preso il suo posto sugli spalti e nel cuore dei tifosi.

Per un presidente che se ne va, eccone uno che arriva. La Sampdoria è ora di Massimo Ferrero. Capello lungo e brizzolato, volto sorridente, il romano classe 1952 è un volto noto dell'industria cinematografica. Il suo ruolo di produttore l'ha visto impegnato dietro le quinte di molti film noti, su tutti quelli del regista dell'eros Tinto Brass.

E poi Bigas Luna, Mario Monicelli, Ricky Tognazzi, Bernardo Bertolucci. Proprietario anche di molte sale cinematografiche, tra cui il celebre Cinema Adriano di Roma, Massimo Ferrero ha indossato quest'oggi la maglia blucerchiata.

Con gli occhi bagnati dall'emozione, Edoardo Garrone ha consegnato nelle sue mani una "splendida macchina, bella e competitiva". In fondo, questo era il secondo obiettivo della sua famiglia, dopo la restaurazione finanziaria del club. Dal canto suo Ferrero - definito da Garrone come serio e concreto - ha elogiato Mihajlovic, prospettato una vittoria sul campo contro il "rivale" De Laurentiis e aperto uno spiraglio al ritorno del figliol prodigo Antonio Cassano.

L'obiettivo? Uno solo. Vincere. Perché la Samp di Massimo Ferrero "sarà come Ben Hur".