Cesare Prandelli sta pensando di cambiare l'Italia in vista della gara decisiva di martedì 24 giugno con l'Uruguay. Il modulo 4-5-1 messo in campo dal commissario tecnico contro Inghilterra e Costa Rica sembra pronto ad andare in soffitta. Anche durante il debutto vincente con gli inglesi, lo schema ad una punta e centrocampo folto non aveva convinto al massimo, però l'intensità del gioco e il risultato positivo avevano fatto sì che fosse confermato per la seconda gara con i costaricani.
Tuttavia, dopo la debacle con la nazionale allenata da Pinto e la prosecuzione del Mondiale a forte rischio, Prandelli sta riflettendo su eventuali cambiamenti da introdurre in formazione, ed uno di questi potrebbe il rilancio del 3-5-2 di chiara matrice juventina. Innanzitutto, contro l'Uruguay sarà fondamentale non subire goal: l'Italia, infatti, anche con un pareggio sarebbe agli ottavi di finale, ma contenere due fuoriclasse come Suarez e Cavani è molto difficile, soprattutto per una difesa traballante come quella azzurra.
Ecco perché, allora, l'allenatore di Orzinuovi potrebbe mandare in campo il reparto arretrato della Juventus, con Buffon in porta e il terzetto Bonucci, Barzagli e Chiellini davanti a lui. La rivoluzione verrebbe completata cambiando anche a centrocampo e in attacco. Sulla mediana, scontata l'assenza dell'infortunato De Rossi, il "genio" azzurro, Andrea Pirlo, potrebbe essere affiancato dall'altro juventino Marchisio e dal suo "erede", Marco Verratti. Sulle fasce, piena fiducia all'ottimo Darmian e a Candreva. Per quanto riguarda il reparto offensivo, nessuna bocciatura per Mario Balotelli, il quale però verrebbe affiancato da Ciro Immobile, capocannoniere della Serie A. In questo modo, "SuperMario" avrebbe più possibilità di svariare sul fronte offensivo e di mettere in condizione una vera punta centrale come Immobile di segnare, chissà, la rete decisiva che possa spedire l'Italia direttamente agli ottavi di finale.