Massimo Cellino è sempre stato un uomo sopra le righe e piuttosto eccentrico. Queste caratteristiche, che negli anni in cui è stato presidente del Cagliari, tutti gli amanti del calcio hanno imparato a conoscere bene, stanno già lasciando il segno in Inghilterra, a Leeds, la squadra della quale è diventato presidente a partire dal febbraio del 2014. I media e la stampa britannica hanno cercato in tutti i modi di ostacolare l'acquisizione del club che gioca a Elland Road da parte dell'imprenditore sardo, il quale sta già facendo parlare di sé per la sua stravaganza.

Cellino, infatti, ha ordinato al suo allenatore di non portare in ritiro con il resto della squadra il portiere Paddy Kenny. Il motivo non è legato a questioni contrattuali o tecniche, ma riguarda la sfera della superstizione. Eh sì, perché la colpa del 36enne estremo difensore irlandese è quella di essere nato il giorno 17, esattamente il 17 maggio del 1978 e questo è un numero che a Massimo Cellino proprio non va giù. Il neo presidente del Leeds, di conseguenza, ha informato i suoi dirigenti di non ingaggiare nessun calciatore che sia nato in quel preciso giorno.

Già quand'era a Cagliari, l'imprenditore sardo aveva vietato ai suoi giocatori di indossare la maglia numero 17, e anche allo stadio aveva fatto sostituire il seggiolino che portava le cifre "sfortunate" con il più tranquillo 16B. Una volta approdato al Leeds, prima di allontanare il portiere Kenny, ha mietuto un'altra vittima: Michael Brown, che nella passata stagione indossava la maglia col 17 è stato tra i primi ad abbandonare il club di Elland Road. Un approccio per nulla sereno quello di Cellino col calcio inglese, considerando anche le polemiche scaturite dalla sua campagna di contenimento dei costi che ha costretto i calciatori del Leeds a pagarsi da sé le spese della lavanderia.