Finisce un era, senza ombra di dubbio. Massimo Moratti, che ha legato indissolubilmente il suo nome all'Inter e alla leggenda del "Triplete", esce dalla società nerazzurra sbattendo la porta. Moratti è stato ed è un grande tifoso, con i pregi e i difetti che possono avere i tifosi che realizzano il sogno di gestire la squadra del cuore. La gratitudine per un inguaribile romantico, non può esimere da un analisi, il più possibile oggettiva della sua storia, senza farsi trascinare dai sentimenti.

IL CASUS BELLI- Vi sono fondati motivi per ritenere che, l'uscita di scena dell'ex presidente, sia dovuta a due fattori.

La dichiarazione-durante l'ultimo Cda della società FC Inter- fatta dal Ceo Bolinkgbroke sul passivo di oltre 100 milioni di euro, ereditato dalla sua gestione. La sgraziata risposta di Walter Mazzarri, ai giornalisti, in merito ad un commento sulla panchina a rischio, fatta dallo stesso Massimo.

PASSIVO PESANTE- E' evidente che il passivo esiste, non è stato generato da Erik Thoir. Come è evidente che durante il Cda, in cui si discute del bilancio, sono informazioni che vanno riferite agli azionisti. Difficile giustificare, tale irritazione.

TANTA PASSIONE E TROPPI ERRORI- Per gli investimenti fatti -in 18 anni- Moratti ha raccolto pochissimo, pur avendo l'alibi significativo di Calciopoli, commettendo sciocchezze inverosimili.

Iniziò nel 1995 con il periodo anglofilo, vedi Roy Hodgson. Esonerò Gigi Simoni nel '99, vincitore della Uefa, che aveva appena eliminato il Real Madrid in Champions League per un Lippi, che senza casa-Juve non vince. Ha cambiato più allenatori che calzini. Poi ebbe l'intuizione di affidarsi ad allenatori-manager, come Mancini e Mourinho.

Ed uno staff Oriali - Branca ( eh si c'era anche il vituperato ) che fece colpi di mercato notevoli. Tanto per citarne alcuni di quelli che, all'epoca erano poco più che sconosciuti o considerati a fine carriera : Julio Cesar, Maicon, Cambiasso, Sneijder, Etò.

WM E' COATTO MA IL COMMENTO DI MORATTI FUORI LUOGO- Per quanto riguarda il botta e risposta, con Mazzarri , è noto che il tecnico toscano non ha tra i suoi pregi la simpatia.

E molte sono le ombre della sua conduzione. Rammentando che fu proprio Moratti ad ingaggiarlo ed essendo comunque , un pezzo importante della storia nerazzurra, una risposta cortese ci stava. Però queste uscite alimentate ovviamente dai giornalisti che sanno essere Moratti sempre disponibile, non aiutano assolutamente la squadra. Ha dovuto farsene una ragione.Fine della storia. Grazie per sempre.