La decisione era nell'aria già da diversi giorni ed alla fine Thohir ha deciso di dare il benservito a Mazzarri e di chiamare un allenatore che conosce bene l'ambiente nerazzurro, Roberto Mancini. Tutto questo a bocce ferme, ancor prima che si giocasse il derby con il Milan, in programma domenica 23 novembre come posticipo di campionato. Fra Mazzarri ed i tifosi non c'era mai stato feeling, già dalla scorsa stagione, quando l'Inter, come tutti ricorderanno, non riuscì a centrare la Champions, ma soltanto l'Europa League. In teoria ci si aspettava un cambio di tendenza per questa stagione, ma i risultati deludenti hanno di sicuro contribuito non poco a decidere il destino di Walter Mazzarri.

Quest'ultimo non ha certo nascosto la sua amarezza per una decisione che da una parte era prevedibile da parte della società.

Per Mancini invece si tratta di un clamoroso ritorno, dopo la conquista di due scudetti consecutivi con l'Inter, nel 2006/2007 e nel 2007/2008 e lui ha accettato con entusiasmo questa nuova sfida. Il tecnico di Jesi ha firmato un contratto di 20 milioni lordi sino al 30 giugno 2017. La decisione di esonerare il tecnico di San Vincenzo era stata presa dopo il deludente pareggio interno contro il Verona nell'ultima gara interna. Ci si aspettava una vittoria da questa sfida, invece questo risultato ha sicuramente accelerato la decisione di Thohir, presa al termine di un vertice.

Mazzarri aveva un contratto con la società nerazzurra sino al 30 giugno 2016, con un ingaggio di 3,5 milioni a stagione, includendo i bonus.

Con il rientro di Mancini all'Inter, c'è anche il rientro dei suoi storici collaboratori, vale a dire Fausto Salsano, il quale ricopre il ruolo di vice allenatore e poi Ivan Carminati, che invece è il preparatore dei portieri.

Mancini avrà sicuramente abbastanza tempo, approfittando della sosta per la nazionale, per preparare al meglio la sfida con il Milan, ossia il derby, per il quale l'unico obiettivo è la vittoria per poter esordire come meglio non si potrebbe.