Anche la 20esima giornata della Serie A si fa un selfie: la Juve scappa a +7 su una Roma incolore, importanti vittorie per la salvezza di Cagliari e Cesena,volano Samp, Lazio, Napoli e Udinese per l'Europa mentre pareggia in casa la Sampdoria e il Verona prende 3 punti contro l'ostica Atalanta di Colantuono. Soprattutto, però, la Milano del pallone non riesce a trovare le misure della sua stagione, ormai per il terzo anno consecutivo, una crisi lunga arrivata di colpo, figlia della poca programmazione( compensata dai tanti soldi) degli anni '90 e 2000 delle famiglie Berlusconi e Moratti.

Gli sghéi usati per comprare Ronaldo e Kakà sono finiti e ora si cerca di tirare avanti con i Mexes (pronto per la WWE) e i Kuzmanovic; ora l'unica possibilità di sopravvivenza è la forza delle idee, che se Ausilio sta dimostrando di avere, Galliani proprio non trova.

La 20 esima giornata parla di un Milan affossato dalla sua pochezza contro una Lazio normale, in cui persino Klose si mette in evidenza. In difesa è una squadra senza sicurezze e senza la possibilità di trovarle, il centrocampo tutto muscoli non sprizza qualità in nessuno degli interpreti e il famoso "falso nueve" Menez non sembra essere una gran mossa, tendenzialmente in una serie A se hai Pazzini tendi ad usarlo. L'Inter durante la settimana fa la voce grossa con grandi propositi e acquisti internazionali, la domenica in un San Siro ritrovato si fa stordire da un Torino sornione e poi trafiggere nella più classiche delle beffe.

I nuovi acquisti, di indubbia qualità, sembrano aver bisogno di tempo per conoscere i campi italiani e come il pane servono terzini che riescano a crossare con continuità e un regista in grado di dettare i tempi, la domanda importante: può l'Inter permettersi di aspettare tutto questo? Il dubbio rimane, nel frattempo le chiacchiere da bar non servono a nulla se la classifica dice -25 punti poco dopo il giro di boa e -10 dal sospirato sogno\utopia 3° posto, di cui (forse) è anche inutile parlare; almeno finché a San Siro si ricominceranno a vedere i campioni, i tifosi, i gol, i centravanti, le difese corazzate, i registi illuminanti, le ali, i dribbling, i gol in Champions League e non solo la forza delle idee.