È ufficiale: Antonio Cassano non è più un giocatore del Parma. Si conclude nel peggiore dei modi l'esperienza del fantasista barese classe '82, da due anni alla corte dei ducali. La notizia era nell'aria da ieri, ma oggi è arrivato il sigillo tramite il sito ufficiale del Parma. L'aria tesa tra la dirigenza e Fantantonio era nota da giorni, da quando cioè il fantasista barese aveva deciso di avviare la procedura di messa in mora del club al fine di ottenere almeno due delle sei mensilità arretrate che il club deve al trentaduenne attaccante.
Il gesto è stato visto dalla dirigenza "del tutto inconsueto e fine a sé stesso, oltre che assolutamente inutile" secondo come recitava un comunicato dei giorni scorsi.
Atmosfera che si era relativamente placata almeno per quanto riguarda la tifoseria e il giocatore, visto il faccia a faccia tra il talentuoso attaccante e la tifoseria durante la partita persa al Tardini contro il Cesena (1-2). Poi oggi l'ufficialità dell'addio.
Fantantonio è libero quindi di accasarsi in un altro club. Probabile che a breve il suo procuratore Beppe Bozzo trovi un accordo con qualche grande club. Nei giorni scorsi si era parlato di un accostamento con la Juventus, che secondo i bene informati sarebbe in cerca di un attaccante in grado di far rifiatare Carlos Tevez e che sia in grado di sostituire Sebastian Giovinco, sempre più vicino alla rescissione consensuale anticipata.
La mossa di Cassano potrebbe non essere l'ultima in casa crociata visto l'incontro svoltosi tra i calciatori, l'allenatore Donadoni, e alcuni esponenti dell'Aic. "I nostri rappresentanti dell'Associazione calciatori ci hanno voluto incontrare per capire quale era effettivamente la situazione, per comprendere come muoversi e, nel caso, come tutelarci" ha spiegato capitan Lucarelli.
I giocatori hanno deciso di attendere il 16 febbraio, dopodichè se non verranno pagati gli arretrati scatteranno le altre lettere di messa in mora. Una procedura non estranea ad altri creditori esterni al club, che avrebbero già deciso di avviare procedura analoga per ricevere il dovuto. Tutto questo mentre sul campo la squadra appare sempre più in profonda crisi e l'odore della retrocessione in cadetteria si fa sempre più acre e vicino.