Cade la nazionale Under 21 di Gigi Di Biagio che, a Benevento, viene sconfitta in amichevole dalla Serbia di Dodic grazie alla rete del bomber del Platanias Luka Milunovic, facendo un passo indietro rispetto all'ottimo pareggio ottenuto a Paderborn contro la Germania. Rispetto al pareggio ottenuto contro la Germania gli uomini di Di Biagio hanno compiuto un passo indietro, con una prestazione deludente sul piano del gioco, visto i ritmi di gioco bassi, ma che ha concesso al CT la possibilità di avere risposte e dopo questa gara ha potuto osservare il netto calo fisico dei suoi giocatori, a differenza degli avversari che invece sono stati in palla per tutti i 90 minuti di gioco.

L'aggravante del calo fisico ha portato gli azzurrini alla poca aggressività e in mancanza di pressing senza palla, la squadra è stata costretta a difendersi basso, avendo a disposizione più spazi per la manovra offensiva in ripartenza, ma purtroppo lenta e prevedibile. La sconfitta è stata decisa, però, dalla tenuta mentale dei giocatori italiani che fin dall'inizio sono mancati di concentrazione e sono stati molto nervosi, nervosismo che ha portato all'espulsione di Domenico Berardi per doppia ammonizione, dopo appena 10 secondi dall'inizio della ripresa, a causa di due interventi in ritardo sul serbo Petrovic, con la quale si è beccato sin dai primi minuti di gara, dimostrando ancora molta ingenuità che all'Europeo costerà carissima a lui e ai suoi compagni di squadra.

Con l'inferiorità numerica i ragazzi di Di Biagio sono stati puniti al 15esimo della ripresa dalla rete di Luka Milunovic, ex attaccante della Stella Rossa, e nonostante i cambi effettuati che hanno dato più vivacità alla manovra non sono riusciti a rimediare nel risultato.

A circa 2 mesi dall'Europeo le note positive per l'Italia e Di Biagio ci sono, a partire dall'ottimo pareggio contro la Germania favorita alla vittoria del torneo e al pareggio momentaneo contro la Serbia in parità numerica senza correre grossi pericoli, in più giocatori come Crisetig e Cataldi hanno dimostrato il loro valore e sono un'arma in più da poter sferrare, senza, però, perdere la testa come avvenuto con Berardi, perché le possibilità di disputare la manifestazione da protagonista derivano dalle qualità intellettuali dei giocatori stessi.