Pare che a Massimo Ferrero non basti più la sola Sampdoria nel panorama calcistico di casa nostra. Sabato scorso il cineasta ha incontrato a Genova Savino Tesoro, presidente in carica ma uscente dell'Us Lecce. Tesoro è dallo scorso febbraio alla ricerca di acquirenti per la sua società, dopo tre anni di chiaroscuri (più gli scuri, a dire il vero) alla guida della nobile decaduta, ereditata dai Semeraro. Al Lecce manca una sola partita al completamento della regular season del campionato di Lega Pro, girone C. La squadra di Bollini è impegnata in una missione impossibile per raddrizzare un campionato ancora una volta al di sotto di aspettative e potenzialità, nella speranza di poter recuperare all'ultimo minuto l'ultimo piazzamento utile per partecipare ai play off.

Il Lecce, con un recente glorioso passato nei campionati di serie A e B, fucina da sempre di talenti come lo stesso ct della nazionale Antonio Conte, il campione del mondo Franco Causio, i nazionali Francesco Morerio e Fabrizio Miccoli, Mirko Vucinic solo per citare i più noti, ha fallito due finali di play off consecutive. Ferrero ha smentito l'incontro e soprattutto le trattative in corso ma invece pare che sia tutto vero. L'interesse del presidente della Samp per la squadra salentina deriverebbe anche dalle opportunità economiche che offrirebbe il Salento in ambito cinematografico. Tra Lecce e la Puglia si girano infatti molti film. fiction e sceneggiati, per altro con costi di gestione più bassi rispetto alla media nazionale. In Puglia, inoltre, opera un progetto finanziato dalla Regione che prende il nome di Apulia Film Commission. Non sono da escludere inoltre interessi ulteriori nel settore turistico.

Ferrero si è interessato recentemente alle sorti anche di altre squadre del centro nord, tra cui Arezzo e Piacenza.

Tuttavia in questi giorni pare ci sia stata un'accelerazione di interesse verso il Lecce tanto che a breve dovrebbe essere avviata la due diligence sui conti della società giallorossa. Sul Lecce si registrano anche le attenzioni di altri imprenditori, tra cui un fantomatico industriale della plastica.