Sembrava tutto facile. E invece la trattativa per il rinnovo tra l'Inter e Mauro Icardi ha subito una brutta battuta d'arresto. A confermare questo stop è il portale Calciomercato.com, che ha specificato come la società nerazzurra e l'attaccante argentino non abbiano trovato una soluzione comune per prolungare la permanenza del sudamericano a Milano. Servono garanzie sia sul progetto, sia a livello economico. E intanto le spasimanti (calcistiche) di Icardi attendono impazienti alla finestra. Anche perché il primo luglio è sempre più più vicino.
I termini del nuovo contratto
Durante le trattative tra l'entourage del calciatore e il club nerazzurro, c'è stata una battuta d'arresto su alcuni punti. L'attuale contratto del calciatore è in scadenza a giugno 2018 ed ha un valore di circa due milioni di euro, bonus compresi. Le richieste da parte di Icardi sono fondamentalmente due: prolungamento di un anno, con scadenza nel 2019, ed un ricco conguaglio economico. I nerazzurri hanno offerto circa tre milioni di euro netti a stagione, a cui bisogna sommare i vari bonus. Ma al momento della firma, 'Maurito' avrebbe alzato il tiro, chiedendo oltre quattro milioni di euro alla società e rifiutando dunque l'offerta. Secondo le prime indiscrezioni, si tratterebbe solamente di una questione economica.
Una situazione ovviamente da non sottovalutare.
Le pretendenti di Icardi
Il giovane attaccante è ovviamente seguito da mezza Europa e gli stipendi offerti sono in linea con le richieste del giocatore. Il club interista dovrà quindi cercare di accontentare il centravanti sudamericano, per evitare di perderlo già in questa sessione estiva di calciomercato.
Tanti i nomi accostati al giovane attaccante, partendo dal Barcellona e arrivando al Paris Saint Germain. Una sfida particolare per la sua carriera, che lo stimolerebbe anche dal punto di vista delle competizioni europee: Icardi vuole la Champions League e per quest'anno l'Inter non può accontentarlo. Chissà se la dirigenza nerazzurra riuscirà a blindare il talento argentino. Servono garanzie e non solo dal punto di vista progettuale. Ma occhio al Fair Play Finanziaro e alle relative sanzioni.