Tutti i tifosi azzurri sognavano la finale di Varsavia di Europa League, contro il Siviglia, mentre sarà il Dnipro ad affrontare il 27 maggio la compagine spagnola. Una gara quella di ieri che ha visto il Napoli privo di quel mordente necessario per vincere la partita. Gli ucraini, dopo l'1-1 della gara di andata al "San Paolo", sono riusciti nell'impresa di battere, in casa loro, gli uomini di Benitez, grazie ad una rete del solito Seleznyov, "giustiziere" anche a Napoli. Poco importa poi che le reti del Dnipro siano state viziate entrambe da azioni scorrette o da fuorigioco.

Quello che importa è che i partenopei, nell'arco delle due partite, non siano mai riusciti ad essere precisi sotto porta, con un Higuain evanescente e mai decisivo.

Il tecnico dei campani Benitez (al passo d'addio?) non ha portato quella "rivoluzione" che tutti i tifosi e gli addetti ai lavori auspicavano. Ed anche nelle coppe ha dovuto cedere il passo. Salveremo di questa gara la verve di Mertens, entrato inspiegabilmente solo sull'1-0 a favore degli ucraini e la grinta di Andujar, portiere mai domo, sebbene vulnerabile. Napoli quindi eliminato in semifinale di Europa League e che incespica anche in campionato. Stagione fallimentare per gli azzurri.

Benitez nelle dichiarazioni del post-partita pensa alla sfida col Cesena, di lunedì, e si lecca le ferite, traendo conclusioni occasionali senza costrutto, non assumendosi le sue responsabilità.

E per il Napoli è notte fonda . È un Benitez molto amareggiato quello che si presenta nella conferenza stampa del dopo Dnipro-Napoli. Ecco alcune sue dichiarazioni rese in sala-stampa: "Meritavamo molto di più, ma dovevamo fare gol nelle occasioni che abbiamo avuto. Non è giusto accusare solo Higuain, si vince e si perde insieme.

I ragazzi hanno sbagliato molti goal, dobbiamo essere più concentrati. Voi dite che il goal loro era da annullare? Non possiamo cambiarlo, ma noi dobbiamo concludere meglio. Ora pensiamo al Cesena: possiamo vincere le partite che restano e andare in Champions.