Grande prova della Juventus di Allegri, che ottiene la qualificazione per la finale di Champions League di Berlino. Il pareggio (1-1) ottenuto al "Santiago Bernabeu" di Madrid ha il sapore dell'impresa storica. 12 anni dopo la finale di Londra persa col Milan ai rigori, i bianconeri si riappropriano del palcoscenico europeo. Sfideranno il 6 giugno a Berlino, il Barcellona di Leo Messi, in una finale che si preannuncia infuocata. Spagnoli che pur perdendo contro il Bayern Monaco per 3-2, dopo il 3-0 dell'andata sono stati ammessi alla finale.

Ma facciamo un passo indietro, analizzando la partita di ieri, contro i madridisti di Carlo Ancelotti.

Gara giocata tatticamente alla perfezione dagli uomini di Allegri. Unica sbavatura nel corso di tutto l'incontro è stato il fallo da rigore di Chiellini su C. Ronaldo. Penalty poi, trasformato dall'asso portoghese, che chiudeva il primo tempo sul 1-0 per gli spagnoli.

La ripresa, invece era tutt'altra musica, con la Juventus, che riusciva ad avanzare il proprio baricentro e a siglare con Morata la rete-qualificazione. Nonostante un possesso-palla maggiore della squadra di casa, quasi mai l'undici spagnolo riusciva ad impensierire il bravo Buffon: ottima la prova del portiere juventino.

La gara, quindi terminava così, in una festa bianconera, per una finale attesa 12 anni. "L'abbiamo davvero fatta grossa!".

Massimiliano Allegri rilascia questa dichiarazione, sul social network Twitter, in merito al ritorno della sua Juventus in finale di Champions League. In un tripudio di bandiere bianconere.

Mentre la rabbia e la delusione si mascolano in casa madridista, con un Carlo Ancelotti, pacato nelle dichiarazioni, ma ovviamente deluso e arrabbiato.

Sebbene a detta del tecnico spagnolo, la sua squadra abbia dato davvero tutto. Il tecnico italiano Carlo Ancelotti, si dice (fonte Mediaset) che abbia firmato già un pre-contratto con il City, nonostante Perez, Presidente del Real Madrid, lo voglia ancora come trainer spagnolo.

Il rapporto con tutta la dirigenza spagnola, però, non è più idiliaco come un tempo, e la voglia di cambiare aria, ha fatto si che il tecnico italiano stia vagliando seriamente la possibilità di lasciare Madrid, per tornare nella Premier League, al City.