Proprio a ridosso del vertice di Zurigo dei dirigenti Fifa per la rielezione del nuovo presidente arriva dagli Usa una inchiesta destinata a sconvolgere la massima federazione di associazioni calcistiche. L'inchiesta, partita dagli Stati Uniti (ma sta indagando anche la magistratura svizzera), ha provocato l'arresto di sette alti dirigenti della Fifa, accusati di corruzione per vari motivi: dalla designazione dei Paesi ospitanti i Mondiali di calcio alla distribuzione dei diritti televisivi. Joseph Blatter (il presidente della Fifa uscente, che è stato rieletto nei giorni scorsi tra le polemiche), almeno per ora, non è stato coinvolto nell'inchiesta e promette che sarà fatta chiarezza e giustizia.
I veleni di Putin
Le indagini riguardano, tra le altre cose, anche l'assegnazione dei prossimi due mondiali di calcio 2018 e 2022, rispettivamente in Russia e in Qatar (quest'ultimo preferito agli Usa). Per questo il presidente russo Putin ha parlato apertamente di un deliberato tentativo degli Usa di screditare i Mondiali del 2018 in Russia e ha criticato la debordante giurisdizione americana. In realtà l'indagine è partita proprio ad opera della Fifa, che nel 2011, dopo sospetti e polemiche scaturite dall'ennesima rielezione di Blatter e dall'assegnazione dei suddetti Mondiali, per fare luce sulla situazione nominò una commissione di inchiesta indipendente, guidata dal procuratore di New York Michael Garcia.
Garcia produsse un rapporto che però la Fifa non tenne in considerazione, e allora tutto il materiale finì all'Fbi, per controllare che non fosse stato commesso nessun illecito in territorio americano. Da lì l'indagine è partita e, dopo più di tre anni, è uscita allo scoperto, minacciando di allargarsi ulteriormente.
La rielezione di Blatter di questi giorni
Nonostante tutto, nei giorni scorsi Blatter è stato rieletto per la quinta volta presidente, tra le polemiche, ovviamente, e anche perché l'unico suo rivale, il principe giordano Ali Bin Hussein, si è signorilmente ritirato. Nello smarrimento generale ha prevalso la prudenza, ma è impensabile che Blatter, anche se non sarà toccato dall'inchiesta, potrà governare con pieni poteri: comanderanno i giudici e, non ultimi, i potenti sponsor (alcuni dei quali hanno già minacciato ripercussioni).
Blatter, rieletto e appoggiato soprattutto dalle federazioni asiatiche e africane (mentre l'Uefa di Platini si è dissociata), dovrà, come ha detto lui stesso"riportare la nave al largo"… sarà già tanto se non affonderà appena fuori dal porto.