Sarri, Emery, Ancelotti. Poi Donadoni e Brocchi. Ora Sinisa Mihajlovic. Sono innumerevoli i nomi accostati alla panchina rossonera in questi frenetici giorni successivi alla chiusura del campionato: in casa Milan si è passati dai primi approcci con Sarri, tecnico rivelazione dell'anno, al viaggio madrileno di Galliani, in missione per riportare alla base il figliol prodigo e per conquistare l'allenatore campione d'Europa con il Siviglia.
Missione fallita a Madrid: Ancelotti resta fermo un anno, Emery è lontano
Risposta negativa su entrambi i fronti: Carletto ha risposto picche alle avance del dg milanista, ringraziando comunque la società attraverso un tweet pubblicato in serata sui Social Network; Emery è inavvicinabile, sia per la richiesta economica (circa 3,5-4 milioni a stagione), sia per la troppa, spietata concorrenza, tra cui quella del Napoli, che soffoca il Milan, soprattutto a causa del mancato piazzamento in zona Europa.
Dunque, il cerchio si è ristretto a tre papabili, stante l'esonero di Inzaghi, previsto a breve, nonostante Superpippo si senta ancora a tutti gli effetti l'allenatore del Milan e sia proiettato, dichiarazioni sue, sulla stagione 2015-2016.
Blitz a Genova, si vira forte su Mihajlovic
L'accelerata delle ultime ore su Sinisa Mihajlovic, sedotto e abbandonato da De Laurentiis, potrebbe in breve tempo portare alle firme delle parti sul contratto. Scartato Brocchi per evitare un Inzaghi-bis e con Donadoni ultima vera alternativa in caso di mancato accordo, l'ex Samp è in pole per prendere la guida tecnica del Diavolo, meta gradita per sua stessa ammissione in un'intervista a "La Gazzetta dello Sport" di qualche tempo fa.
L'ultimo nodo per la buona riuscita dell'operazione si chiama Silvio Berlusconi, che dovrebbe comunque dare il suo placet, soprattutto in virtù dell'ottima stagione doriana del serbo, conclusa sì in calando al settimo posto, ma iniziata a mille, con un girone d'andata da terza piazza, persa anche a causa della doppia cessione a gennaio di Gabbiadini e di Gastaldello, che, sommata al grave infortunio di Eder, ha privato i genovesi di tre uomini chiave nella fase calda del campionato.
Novità importanti a riguardo sono attese entro questa settimana e sembra ormai quasi scontato che il posto di Inzaghi stia per passare nelle mani di Mihajlovic, pronto a vestirsi di rossonero dopo l'esperienza da calciatore tra le file nerazzurre. Berlusconi permettendo.