In finale di Champions sono giunte senza dubbio le squadre migliori. Tuttavia c'è una differenza sostanziale da sottolineare: il Barcellona, se consideriamo l'ultimo decennio, è già abituato a vivere scenari calcistici di prestigio. La Juventus, dal canto suo, a certi livelli internazionali si stà riavvicinando in modo convincente solo da poco. All'Olympiastadion di Berlino si sono affrontate due formazioni molto forti ma tecnicamente diverse tra loro. Il club catalano, guidato da Luis Enrique, è un team che fà del possesso palla estenuante, del palleggio raffinato e del gioco d'attacco le sue armi migliori con qualche limite nella sola fase difensiva. I bianconeri di Allegri sono una squadra solida in difesa capace di produrre improvvisi cambi di marcia e accelerazioni offensive devastanti grazie ai suoi validi centrocampisti ed attaccanti. Tuttavia il football non è soltanto pura e semplice tecnica ma anche creatività e su questo punto i blugrana sono di sicuro i migliori in assoluto.
L'analisi del match e i gol, primo tempo
La Juventus comincia in modo aggressivo ma viene "gelata" dopo nemmeno 4 minuti di gioco. Il gol del vantaggio del Barca è di pregevole fattura, impossibile non raccontarlo. Messi, sulla fascia destra avanzata, decide di cambiare gioco dalla parte opposta chiamando in causa Jordi Alba. Il terzino sinistro, nazionale spagnolo, tiene in campo la sfera e la serve a Neymar. Il campione brasiliano tiene palla, ondeggia un pò, indugia quel tanto che basta per favorire l'inserimento a sorpresa di Iniesta. Quest'ultimo pesca in area Rakitic con un tocco sopraffino eludendo l'intervento difensivo disperato di Bonucci. Per il croato è un gioco da ragazzi battere Buffon incolpevole nella circostanza. La Juventus reagisce ma non riesce a trovare il gol del pari nonostante qualche buono spunto. Il Barca intanto continua a rendersi pericoloso specie con Suarez ma non raddoppia. Il primo tempo si chiude 1 a 0 per i catalani.
Ripresa
La seconda parte di gara si apre con una Juventus decisamente tonica che dà quasi l'impressione di potercela fare a ribaltare il risultato. I bianconeri alzano decisamente il ritmo e riescono perfino a trovare il gol del pari grazie ad Alvaro Morata che ribadisce in gol una conclusione di Tevez respinta dal portiere Stegen. Pari temporaneo Juve dunque grazie anche ad una difesa spagnola tutt'altro che impeccabile. I bianconeri ci credono ma è proprio a questo punto che si accende Messi con una fiammata delle sue: accelera centralmente palla al piede e scaglia una conclusione velenosa verso la porta avversaria che Buffon non può bloccare; sulla palla il più lesto ad avventarsi è Suarez che non perdona: Barcellona di nuovo in vantaggio, 2 a 1. Potrebbero essere 3 i gol senza alcuni errori di Suarez e se Neymar non ne avesse fatto uno di testa viziato da fallo di mano e dunque annullato. La Vecchia Signora non molla e produce altri squilli tra cui il violento tiro da fuori di Marchisio all'88esimo deviato in angolo da Stegen. Sugli attacchi bianconeri il contropiede micidiale del Barca chiude il match definitivamente: Messi, anima e motore della squadra, presente in tutti i gol catalani, lancia Neymar; il brasiliano duetta con Pedro (subentrato a Suarez) che gli restituisce il pallone e, con un diagonale preciso, fulmina Buffon in uscita: 3 a 1 allo scadere del recupero ('90+'6). Triplete per il Barcellona, alla Juve tocca riprovarci.