È più forte di lui, ogni tanto Enrico Preziosi deve farsi male da solo. "Malumori tifosi? Sono il miglior presidente dal dopoguerra" ha dichiarato oggi il patron del Genoa ai microfoni di Sky Sport. Parole che sono apparse inopportune. Ma la Tifoseria Organizzata ha chiesto la qualificazione in UEFA per la prossima stagione. E proprio su questo tema la società dovrebbe prendere una posizione ufficiale, magari spiegando con chiarezza le strategie del club sul Calciomercato. Rivendicare i successi ottenuti sul campo dall'attuale gestione non è il modo migliore per ricompattare l'ambiente. D'altra parte, i brillanti risultati raggiunti nell'ultimo decennio dal Grifone sono sotto gli occhi di tutti. Non è su questo che la Tifoseria Organizzata del Genoa ha chiesto risposte.


"La mancata qualificazione in UEFA è un boccone ancora da digerire - ha dichiarato il presidente dell’ACG Davide Traverso, ai microfoni di Primocanale -  Ed è la cosa principale. Noi vogliamo vedere una squadra competitiva per il prossimo anno, in un’assemblea pubblica abbiamo chiesto alla società che l’obiettivo del prossimo anno sia esclusivamente la qualificazione in Europa League, ma al momento non ci sembra che la squadra possa competere per questo obiettivo". 

Tifosi che hanno preannunciato l'assenza di striscioni durante il prossimo campionato, una decisione sofferta che si pone l'obiettivo di dare una segnale forte alla società. I tifosi stanno osservando attentamente quello che sta succedendo e per il momento non si ritengono del tutto soddisfatti dell'operato del club. Il numero uno dell'ACG ha poi sottolineato che questa iniziativa non deve essere intesa come una contestazione verso l'attuale proprietà e che il sostegno alla squadra non mancherà.


Da sempre Preziosi ha saputo allestire squadre competitive, ottenendo risultati molto importanti. Gran parte della stampa locale ha fatto di tutto per metterlo in cattiva luce con i tifosi più critici. Un alibi innegabile per il 'Joker' ma ora contano solo i fatti. Non c'è più tempo per le parole, tra l'altro autolesionistiche, e le priorità - per il Genoa e i suoi tifosi - sono davvero altre.