Il Genoa perde a Firenze contro la Fiorentina e conferma alcune difficoltà di questo inizio di campionato, tra i più critici giornalisti sportivi c'è Michele Criscitiello, che attacca senza peli sulla lingua la gestione del club da parte del presidente Enrico Preziosi, "colpevole" - dal suo punto di vista - di aver derubato sogni e ambizioniaitifosi genoani.Intervistato nel corso della trasmissione 'Uno contro tutti', in onda da mezzanotte su Sportitalia, Criscitiello punta il dito contro l'attuale proprietario del grifone: "Tralasciando il fatto che a Como ancora lo stanno cercando, Preziosi alla guida del Genoaha garantito un buon passato, con buoni campionati, ma probabilmente adesso ha finito la benzina e le pile dei suoi giochi preziosi si sonocompletamentescaricate".

Il giornalista rimprovera al patron del club più antico di Italia la totale assenza di ambizioni: "Con Preziosi alla guida della società il Genoa non ha futuro. Ok le operazioni di Calciomercato, passino pure le consuete trattative con l'amico Adriano Galliani ma poi? Che senso ha fare plusvalenze senon esiste alcun tipo diprogetto? Lo scorso anno la squadra ha ottenuto sul campo l'accesso all'Europa League ma poi sappiamo tutti com'è andata a finire. Perchè un tifoso del Genoa dovrebbe andare allo stadio? E con quale spirito? Va bene la passione ma i punti che conquista la squadra a cosa sono finalizzati se il piazzamento ottenuto sul campo viene poi stravolto dalle problematiche societarie?".

Criscitiello fa una previsione sul campionato del Genoa, con una sicurezza sul piazzamento minimo: "Sono certo che i rossoblu si salveranno tranquillamente anche quest'anno e resteranno per un'altra stagione nella massima serie ma non è questo il punto. Il discorso è che i tifosi del Torino, per esempio, sanno benissimo che se Cairo dovesse conquistare l'Europa, la squadra disputerebbe le coppe.

Lo stesso non si può dire del Genoa di Preziosi".Un futuro piatto e privo di soddisfazioni per i tifosi del grifone secondo il giornalista di Avellino: "Senza obiettivi - conclude Criscitiello - si fa poca strada".