Nella prima conferenza post-Napoli, la dirigenza della Juventus è stata chiara: Allegri non si tocca. Nonostante il cammino in campionato da squadra a rischio retrocessione (tre sconfitte, due pareggi e una sola vittoria), e nonostante la tifoseria si sia già spaccata tra i sostenitori dell'hashtag #Allegridimettiti e quelli che invece stanno con il tecnico toscano, Agnelli e Nedved continuano a difendere "Acciuga". Secondo loro è solo un periodo negativo che passerà, dovuto agli infortuni e alla sfortuna. Ma se non dovesse passare?
Quando potrebbe essere esonerato Allegri?
I vertici societari sono stati chiari: anche se dovesse arrivare una sconfitta mercoledì prossimo contro il Siviglia, Allegri rimarrebbe saldamente al suo posto. Ok, ma se dovessero arrivare zero punti anche contro il Bologna in campionato? Subito dopo la sfida con i felsinei ci sarà lo stop per le nazionali, e solitamente quest'occasione viene colta al balzo dalle società per esonerare un tecnico traballante e dare l'opportunità a quello nuovo di conoscere la squadra con un paio di settimane di margine.
Allo stato attuale sembrerebbe che in caso di vittoria di almeno una delle due partite, Allegri resterebbe saldamente al suo posto, ma se dovessero arrivare due sconfitte potrebbe essere esonerato.
Nel caso in cui passasse indenne questa settimana però, non è ancora detto che riuscirà a terminare la stagione. Lui stesso ha dato appuntamento a Natale per tirare le prime somme. Se per allora la Juventus non dovesse essere nemmeno a tiro di Champions League (Gigi Buffon questa mattina ha detto chiaramente che ormai per quest'anno non si pensa più allo scudetto), allora Allegri potrebbe essere esonerato per far spazio ad un nuovo tecnico che desse indicazioni per il mercato invernale.
I nomi per il dopo Allegri
Cominciano a circolare i primi nomi, tutti abbastanza affascinanti. Uno che stuzzicherebbe i tifosi è quello di Jurgen Klopp, già vicino al Milan la scorsa estate prima dell'arrivo di Mihajlovic. Klopp è uno che con i giovani ci sa fare, è stato in grado di costruire praticamente da zero un Borussia Dortmund favoloso, portandolo dal rischio fallimento alla finale di Champions League con pochissimi investimenti.
Il problema semmai potrebbe essere che non conosce l'italiano, né come lingua né come calcio, e non avrebbe tanto tempo per adattarsi.
Le alternative "fatte in casa" sarebbero Fabio Capello che conosce già l'ambiente avendo allenato la Juventus nell'era pre-Calciopoli, anche se non sembra più quel forte allenatore che era un tempo, chiedere alla Federazione Calcio Russa; e poi tre pezzi da novanta attualmente senza squadra, ovvero Vincenzo Montella, Walter Mazzarri e il sempreverde Cesare Prandelli, associato alla panchina bianconera dopo l'addio di Conte, prima dell'arrivo di Allegri. E infine ci potrebbe essere anche l'ipotesi traghettatore: quella di Marcello Lippi, con il quale i tifosi bianconeri hanno dolci ricordi (5 scudetti, 8 coppe tra le quali una Champions League e la Coppa del Mondo con l'Italjuve), il quale potrebbe portare la squadra a concludere il campionato nel miglior modo possibile per poi lasciarla nelle mani o di uno degli allenatori sopra elencati o, chissà, tentare un Conte-bis dopo l'Europeo.