Il successo in Champions league contro il Manchester city per 2 a 1 aveva diradato un po’ di nubi dovute agli scarsi risultati in campionato. Ma il pareggio contro il Frosinone di mercoledì ha riacceso le polemiche in casa Juventus. Dieci punti dalla capolista (e rivalissima) Inter sono troppi, per chi ha vinto quattro scudetti consecutivi e la scorsa stagione è arrivata in finale di Champions. Panchina traballante dunque per Massimiliano Allegri, anche per le parole del direttore generale Marotta che gli ha 'consigliato' di non pensare ai successi dello scorso anno con più messaggi sibillini.

Ieri poi in società è accaduto qualcosa di significativo, che mette la posizione di 'acciuga' (così come viene soprannominato il tecnico toscano) ancora più a rischio. Vediamo di cosa si tratta.

Summit società-giocatori, escluso l'allenatore

Ieri, nella sede della società in via Galileo Ferraris, verso le 15 in si sono presentati i senatori del club: il portiere Buffon e i difensori Barzagli, Bonucci e Chiellini. Sono rimasti in sede fino alle 16.30 per analizzare, insieme alla dirigenza, il momento di crisi, cercando di individuarne le cause e possibili rimedi. Secondo voci di corridoio, i quattro giocatori hanno stretto un "patto" con la dirigenza, al fine di prendere sulle proprie spalle la squadra, guidare i nuovi arrivi per il miglior inserimento possibile e caricare chi già c'era e sta giocando sotto le aspettative.

Il tutto per rimettere in sesto una stagione partita malissimo. Come non avveniva da 45 anni, ovvero dal 1970. domani sera c'è, peraltro, lo scontro difficile con il Napoli, che sembra già un'ultima spiaggia. Gara alla quale va poi abbinata quella in Champions di mercoledì. Una riunione tenutasi senza l'allenatore. Particolare non trascurabile.

Lichsteiner out, rientra Morata

Quanto alla formazione, i bianconeri hanno perso Lichsteiner (che ha iniziato la stagione sottotono), sentitosi male dopo la gara col Frosinone (problemi respiratori). Ma hanno recuperato Morata, sul quale ora pendono tante speranze, per una squadra che crea tanto ma segna poco (su oltre cento occasioni costruite, ha realizzato solo cinque reti). Mandzukic non si è infatti ancora ambientato bene, mentre Dybala sembra il lontano parente del fenomeno visto a Palermo.