Si trattava di una delle tante dirette Tv dove "Il Professore", così era soprannominato, esaminava la situazione e il cammino altalenante del suo Genoa, poi la telefonata del presidente Enrico Preziosi, il dibattito acceso e poi il malore che lo portava via da quel mondo che sentiva suo e da quella città che lo amava e lo aveva adottato come un figlio.

"Morirò parlando del Genoa", era stata una delle sue tante frasi ad effetto che divennero poi una profezia o come si può pensare, in modo più romantico, una promessa d'amore mantenuta a caro prezzo.

Era il 3 ottobre 2005 e negli studi di Primocanale, emittente locale genovese, il tecnico natio di Lipari si dissociava, schierandosi apertamente,dall'operato di Enrico Preziosi come fosse un ultimo messaggio da lasciare al popolo rossoblù che lo amava e che ancora oggi è contrastato sullo stesso argomento come se il tempo si fosse fermato.

Immediatamentenello studio dell'emittente Tv, gli altri ospiti della trasmissione, amici di Scoglio, come Claudio Onofri, Giovanni Porcellae Nino Pirito si attivarono per rianimare "il Professore" colto da infartoma anche l'arrivo dei militi del 118 non poterono fare nulla contro le mani del fato che aveva ormai preso la sua decisione.

Franco Scoglio resta una delle icone più amate della tifoseria rossoblù, uno stratega del calcio entrato nel cuore della gente perché nel momento del bisogno metteva la sua faccia al servizio della causa del Genoa.

Lo fece portando il Grifone in Serie A e salvandolo la stagione successivasotto la presidenza Spinelli dal 1988 al 1990, sfruttando l'embrione di una squadra che poi sotto la guida diOsvaldo Bagnoli conquistò per la prima volta nella storia genoana l'Europa.

Tornò al Genoa dal 1993 al 1994 richiamato da Aldo Spinelli per tentare di risollevare le sorti di una squadra che l'anno successivo dovette chinarsi alla retrocessione che per dieci anni fece vivere nell'oblio il Grifone.

In questo decennio "il Professore" tornò a battagliare in cadetteria, dopo buone esperienze fatte alla guida della Nazionale della Tunisia, sempre per amore di Genova, di quella maglia storica e nel periodo recente più brutto, contraddistinto dalle presidenze Scerni e Dalla Costa. Nonostante tutto la magia funzionò ancora e con la sua grinta risollevò la squadra salvandola da una terribile retrocessione in Serie C nel 2001.

Ancora oggi Franco Scoglio è ricordato, apprezzato e citato nell'ambiente rossoblù, quale fonte d'ispirazione e d'amore verso i colori del Grifone. Rimangono in contrasto, nella memoria dei tifosi, l'affannarsi di icone genoane come Scoglio, Onofri e Maselli per tenere a galla le sorti del clublottando con tutti i mezzi tecnici a disposizione, in confronto all'inizio della presidenza Preziosi che incappò nella retrocessione in Serie C a causa di un illecito sportivorovinando l'onore della squadra. Mondi contrastanti e modi di vedere il calcio diversi che vennero evidenziati proprio in quelle poche frasi del dibattito televisivo prima della morte di Scoglio.

Una vera e propria bandiera che meriterebbe maggiore risalto da parte del club, unallenatore che ha dato tutto, anche la vita, per il suo Genoa.