E' un Mihailovic decisamente stizzito quello che ha commentato i festeggiamenti del Milan per il trentennale della gestione Berlusconi, proprio alla vigilia di un match importante contro il Napoli, in ottica Champions League. Il tecnico serbo avrebbe decisamente preferito che la squadra si dedicasse anima e corpo alla gara contro i partenopei, che rappresenterà decisamente un crocevia per la squadra rossonera, visto che le dirette pretendenti al terzo posto hanno vinto tutte.

'Non sono certo giornate belle per preparare le partite - ha ricordato Mihailovic ai cronisti - c'è stato un pò di casino e ora dovremmo nuovamente mettere la testa alla partita di lunedi.

Adesso non è facile ritrovare la concentrazione, ma sappiamo che in società come il Milan, queste cose possono accadere'.

Dopo queste parole, Mihailovic ha rilasciato un'altra dichiarazione al vetriolo nei confronti della dirigenza rossonera e le presunte voci che lo vorrebbero al capolinea nella sua esperienza sulla panchina del Milan, già dalla prossima stagione. 'Io non mi preoccupo - ha proseguito Mihailovic - ho un contratto ma se la mia controparte non sarà contenta, andrò ad allenare altrove. Io non amo stare a casa, perchè amo il mio lavoro'.

A chi gli faceva notare che il presidente Berlusconi vorrebbe un Milan più padrone del gioco, il tecnico serbo ha risposto con diplomazia: 'Condivido pienamente - ha risposto - ciò che dice il presidente non si commenta ma si ascolta'.

Romagnoli andrà in panchina

Rispetto alla gara di andata, che il Milan perse in casa per 4-0, i rossoneri hanno cambiato decisamente modulo, ritrovando un maggiore equilibrio. Ci sarà un posto in panchina per Romagnoli, appiedato dall'influenza e dalla febbre a 40. Mihailovic lo porterà in panchina nella speranza che il suo ingresso non serva alla causa rossonera, nel corso del match.

Sul caso Totti, il tecnico del Milan, ha pronunciato parole di rispetto per Spalletti e di comprensione per l'amico Totti: 'Non è facile smettere di giocare, ma credo che un calciatore debba smettere quando è all'apice della carriera'.