La classifica cambia ancora. Non per bravure delle squadre in campo, ma per decisioni extra-calcistiche. Purtroppo, tutto il campionato di Lega Pro quest'anno è stato condizionato da continui e repentini cambiamenti in classifica, con penalizzazioni che hanno toccato numerose squadre, in tutti e tre i gironi, ma soprattutto nel girone C. Nei giorni scorsi, proprio riguardo al girone meridionale di Lega Pro, vi avevamo parlato della sentenza, attesa per le prossime settimane, sul caso-Benevento, con la società sannita che spera di riavere il punto che attualmente le è stato tolto in classifica.Questa decisione potrebbe, eventualmente, cambiare la parte alta della classifica.

Intanto, a cambiare è la parte immediatamente dopo i play off. Infatti, nella giornata di ieri, il Tribunale Nazionale Federale ha disposto l'inibizione di due dirigenti dell'Akragas e la penalizzazione alla stessa società di 2 punti che si vanno ad aggiungere ai 3 punti di penalizzazione precedentemente già comminati alla società siciliana.

Come cambia la classifica dopo quest'ultima penalizzazione

L'Akragas, a questo punto, passa da 37 a 35 punti. Una penalizzazione chenon dovrebbe pesare alla squadra siciliana la quale al momento occupa l'ottava posizione in classifica e si prepara ad affrontare un fine campionato tranquillo, dopo aver ormai quasi raggiunto l'obiettivo della salvezza. La classifica di tutto ilgirone C di Lega Pro, adesso conta ben 26 punti totali di penalizzazione.

In poche parole, se esistesse una squadra con i punti delle penalizzazioni, starebbe puntando a salvarsi.

A parte le battute, questo calcio, fatto di ricorsi, decisioni in tribunale e cambiamenti dovuti a decisioni extra-sportive che con il campo non hanno niente a che vedere, non può che essere detestato da tutti gli amanti dello sport.

Si spera che prima o poi possa finire questa situazione e che i campionati si possano vivere sul campo, godendo dello spettacolo offerto dalle squadre, senza avere la sensazione che poi i reali valori delle stesse siano sconvolti da scelte lontane dallo sport. Insomma, ancora una volta, la classifica cambia e non per meriti sportivi. Si spera che non succeda più.