Mentre i giornali si popolano di notizie su presunte cene da 1500 euro a persona, che potrebbero essere reali oppure no ma poco cambia nella sostanza, scrivo questo pezzo per descrivere la situazione ad oggi che c'è tra la Fiorentina ed il suo allenatore: Paulo Sousa.
Il tecnico portoghese ha potenzialmente altri 2 anni di contratto con la Viola: 1 sicuro, più un'opzione per un altro ancora che la Fiorentina può far valere unilateralmente, stando alle varie clausole del suo contratto. Ma la sensazione chiara è che non si ripeterà assolutamente la disgustosa e lenta agonia vissuta lo scorso anno con Montella.
Le 2 parti, la Fiorentina ed il suo attuale allenatore, decideranno di andare avanti insieme o di rompere (Sousa in quel caso finirebbe all'Estero e non comunque in Italia) con il sorriso sulle labbra ed una stretta di mano a sancire una decisione presa di comune accordo.
La Fiorentina è rimasta delusa da certe dichiarazioni pubbliche di Pauo Sousa a Gennaio (Diego della Valle soprattutto), di alcune scelte di formazione bizzarre prese in certune partite e del crollo di quest'ultimo periodo, ma riconosce obiettivamente che per la rosa a disposizione il tecnico portoghese ha fin qui nel complesso fatto più di quanto ci si aspettasse. Quindi a meno di ulteriori crolli clamorosi, vuole confermare il tecnico portoghese, certa che dopo un anno di esperienza in Italia, potrà dare ancora di più alla Fiorentina nella prossima stagione.
E Paulo Sousa? Inutile negare che lui sia un tecnico ed una persona molto ambiziosa, che tale voglia di crescere sempre e comunque a livello professionale lo abbia portato già in passato a cambiare spesso squadra dopo una sola stagione, nonostante contratti ben più lunghi, e di certo nessuno si aspettava da lui quando è arrivato, che fosse rimasto a Firenze per molto tempo.
Allo stesso tempo però come non comprendere dal suo punto di vista i mal di pancia per un mercato non all'altezza dopo 18 giornate da scudetto, nonostante una rosa con diversi limiti? Ed allora l'idea di cambiare a fine stagione è ben presente nella sua testa.
Credo che alla fine l'importante sarà che in questa vicenda non ne escano persone perbene e delinquenti, traditori ed onesti, che insomma qualunque decisione verrà presa insieme, non si dovrà per forza identificare una parte con la ragione ed una col torto.
I contratti si rispettano, ma anche l'ambizione personale va compresa, così come è giusto sognare, ma non si possono chiedere sforzi non praticabili ad una Società che per bacino d'utenza guadagna 1/3 delle big del nostro Campionato.
Per una volta insomma, ma so che è una speranza vana, mi auguro che non ci divideremo in leccavalle e rosiconi, ma che accetteremo con il sorriso qualunque decisione arriverà, con la consapevolezza che alla fine dei giochi, presidenti, dirigenti ed allenatori passano, solo la maglia resta!