Il 1 aprile per il gioco del calcio, non è una data come le altre. Oggi infatti si festeggiano i compleanni di personaggi che hanno scritto pagine indelebili del calcio italiano: Arrigo Sacchi, Giancarlo Antognoni e Clarence Seedorf. Tutti e tre hanno due punti in comune: oltre ad essere nati lo stesso giorno, hanno trasformato la passione nel loro lavoro in un qualcosa che li rendi unici.

Tanti auguri Arrigo: il profeta di Fusignano

Per Arrigo Sacchi il calcio non è solo un semplice sport è un'ossessione, è quel qualcosa a cui dedica la propria vita.

Per il profeta di Fusignano, il calcio è lo specchio della Nazione: un'Italia del pallone che vuole combattere e che guarda più agli episodi arbitrali ed al risultato finale che alla prestazione e al gioco offerto dalla squadra; per questi motivi ad Arrigo non è mai bastato solo vincere, ma convincere. I momenti che consacrano Sacchi al calcio mondiale sono dovuti grazie all'incontro con il patron Silvio Berlusconi dopo un Parma-Milan di Coppa Italia. Togliendo dal suo palmares un Campionato di C vinto col Parma è grazie al suo Milan degli Immortali che ha vinto tutto: uno Scudetto, una Supercoppa, due Coppe dei Campioni, e due Coppe Intercontinentali. Le sue idee di calcio offensivo e totale simili all'Olanda di Johan Cruijff, traslocarono dal rosso-nero alla Nazionale sfiorando per un niente il possibile quarto titolo mondiale.

Auguri, Clarence: il professor olandese

Compie oggi 40 anni, Clarance Seedorf: l'unico calciatore a vincere ben 4 Champions League con 3 squadre diverse (Ajax, Real Madrid e Milan). L'ex centrocampista olandese è diventato una bandiera del club in tutte le squadre dove ha militato ma è col Milan di Carlo Ancelotti l'unico allenatore capace di raccogliere in pieno l'eredità lasciata da Arrigo Sacchi, che Clarence ha avuto le maggiori fortune.

L'olandese infatti in dieci anni di rossonero conta più di 300 presenze in campionato, 1 Scudetto, 2 Coppe Italia , 2 Supercoppe e addirittura 2 Champions League. Dopo l'esperienza al Botafogo ritornerà a Milano in veste di allenatore con poche fortune.

Buon compleanno Antognoni: l'emblema della Fiorentina

Nasce oggi la più grande bandiera del calcio fiorentino: Giancarlo Antognoni emblema di un calcio che non c'è più.

I suoi 15 anni di classe pura al servizio dei compagnilo fanno il simbolo della città di Firenze eprobabilmente unico numero 10 della Fiorentina più di Roberto Baggio e Manuel Rui Costa. Ci provarono tutti i club più grandi dell'epoca a farlo trasferire, la Juve di Agnelli, il Real del bomber Santillana, il Milan di Nereo Rocco e l'Inter ma nessuno ci riuscì. Antognoni, uno dei pochi a scegliere il cuore e la maglia ai trofei e ai soldi.