Scorrendo la classifica del campionato di calcio di Serie A, stagione 2015/16, dopo le "solite" big del nostro campionato che si sono qualificate per la Champions League (Juventus, Napoli e Roma) e immediatamente dopo le squadre che ad inizio stagione erano già accreditate per un posto in Europa (Inter e Fiorentina), troviamo il Sassuolo, società sportiva che solo dieci anni fa militava in Serie C2 e che ora si trova a cullare un sogno.

Il passaggio ai turni preliminari di Europa League passa necessariamente dalla Finalissima di Coppa Italia tra la Juventus ed il Milan, tuttavia allo stato attuale è davvero difficile ipotizzare che siano i rossoneri ad aggiudicarsi il trofeo e, conseguentemente, la qualificazione in Europa League.

Va da sé, in ogni caso, che il sesto posto nel nostro campionato, per una squadra come il Sassuolo, è sicuramente un risultato da celebrare. Entrati ufficialmente nel calcio italiano nel 1920, a seguito di diverse fusioni a livello locali i neroverdi emiliani hanno sempre navigato nelle serie amatoriali inferiori (Promozione, Eccellenza) fino ad arrivare alla Serie D.

A metà degli anni ottanta le prime esperienze tra i professionisti (Serie C2), per poi compiere il grande salto soltanto tre anni fa. Infatti era la stagione 2012/2013 quando il Sassuolo conquista il campionato di Serie B e viene promosso in Serie A.

I due campionati seguenti vedono i ragazzi di Eusebio Di Francesco lottare per non retrocedere e, grazie ad un 17esimo posto nella stagione 2013/14 seguito da un 12esimo posto l'anno dopo, confermano la categoria.

Non è un mistero, in ogni caso, l'ambizione del "patron" Squinzi di poter ambire, un giorno, ad eguagliare e se possibile superare le prestazioni del Milan, squadra dell'amico Silvio Berlusconi. Il miracolo si compie in questo campionato: stacca il Milan alla penultima di campionato lasciandolo al settimo posto, e conferma il piazzamento battendo l'Inter all'ultima giornata.

Sesto posto, 61 punti, camera con vista sull'Europa: ora è tutto nelle mani della Juventus e nella sua voglia di aggiudicarsi l'undicesima Coppa Italia della sua storia.Chissà che non possa nascere, a distanza di 31 anni, una nuova favola europea italiana, come quella che vide l'Atalanta raggiungere nella stagione 1987/88 la semifinale di Coppa delle Coppe, eliminata dal Mechelen che poi vinse il trofeo.

Dovesse invece vincere il Milan la Finale di Coppa Italia, rossoneri direttamente alla Fase a Gironi della Uefa Europa League e niente sogno europeo. Inutile parlarne ora, ne sapremo di più tra una settimana soltanto.