«Oggi giocheremo con Nicolino esterno alto a sinistra, lui ci darà spinta, copertura e cercherà di far gol». Queste le parole del tecnico dellaNuova Sanseverinese,Carmine Romano, riferendosi ad un giovane di belle speranze come Nicola Citro. Correva l’anno 2006/2007, l’Italiadel calcio era reduce dal trionfo nel campionato del mondo in Germania e il “Messi di Fisciano”, classe ’89, ribattezzato così dai suoi compaesani, sciorinava perle di grande spessore tecnico sul campo polveroso dello Stadio “Superga” di Mercato San Severino.

Le magie di Citro fra i dilettanti

La compagine dell’Irno, militante in quegli anni nel Campionato Promozione Campania, affidava a quel piccolo e funambolico fenomeno, tutte le speranze di vittoria. Quell’anno i biancoblu terminarono la regular season classificandosi al quinto posto in classifica. Impossibile però, durante quella stagione, non restare affascinati dalle giocate sopraffine, dai gesti tecnici e dai gol di “Nicolino” che fece letteralmente ammattire le difese avversarie. Cresciuto nel settore giovanile della squadra della sua città, spicca il volo nel grande calcio partendo proprio dai campi in terra battuta dell’intera regione. Dopo due stagioni a Mercato San Severino, arriva il trasferimento all’Ebolitana Calcio, nell’anno 2008/2009.

Nicola, segnerà 9 gol in 27 presenze, ripagando la fiducia della società che, solo l’anno dopo, raggiungerà la promozione in Serie D grazie anche ad un Citro, più maturo e decisivo autore infatti di 13 goal in 26 presenze. Il turning point di una carriera che da qui in avanti spiccherà il volo arrivanel periodo fra il2011 ed il 2014, quando mette a segno ben 35 goal in 3 anni ripartiti fra le compagini siciliane del Valle Grecanica e del Messina e dei campani del Real Marcianise.

L’approdo al Trapani

Gli spunti dell’estroso esterno mancino incantano gli attenti osservatori siciliani che, al cospetto della fantasia e della tecnica del giovane attaccante campano, non restano a guardare. Nell’estate del 2014, infatti, scavalcando ben due categorie, è balzato in Serie B, accettando le lusinghe del Trapani di mister Boscaglia che, da attento conoscitore del calcio di provincia, lo volle fortemente in rosa.

Da quel giorno, dopo aver collezionato ben 35 presenze nella serie cadetta, il “Messi di Fisciano” segna 7 reti di cui una proprio allo Stadio “Arechi” contro la Salernitana, permettendo ai siciliani di espugnare il fortino granata regalando un’emozione enorme ad amici e parenti accorsi per ammirare le sue proverbiali giocate.

L’interesse della Serie A e il rinnovo col Trapani

La storia di Citro, è l’emblema del sogno da bambini di tantissimi appassionati di questo magico sport che immaginano di correre e festeggiare sotto la curva un gol davanti a migliaia di persone. Un sogno coltivato a piccoli passi, con costanza, dedizione e la consapevolezza di avere sempre l’appoggio della sua famiglia, sempre pronta a seguirlo e sostenerlo in ogni suo avventura.Un sogno che si è avverato, ma che potrebbe completarsi con la definitiva consacrazione nella massima serie italiana, quella Serie A sfuggita per un soffio, nonostante la sua preziosa rete del momentaneo 1-0 nella finalissima Playoff contro il Pescara, di Caprari e Lapadula.

Sul talento campano oggi ci sono diverse squadre di Serie A che hanno apprezzato non solo il suo modo di intendere ed interpretare il gioco, ma anche quella personalità semplice e incosciente che ha fatto impazzire la città di Trapani. Nell’ultimo mercato invernale di gennaio l’Empoli è sembrata la squadra più interessata a “Nicolino” che, sognando un gol a San Siro, adesso attende solo di compiere l’ultimo e decisivo salto nel calcio professionistico, magari sfruttando un’altra stagione in cadetteria col suo Trapani che, al termine di questa splendida e sfortunata annata, ha deciso di estendergli il contratto per un altro anno. Sarà lui il punto di riferimento su cui ricostruire il nuovo Trapani per provare ancora l’assalto alla A.