L'Europa League apre le sue porte alle ore 13 a Montecarlo. Dopo il sorteggio che ieri ha sorriso a Juventus e Napoli, oggi Roma, Fiorentina, Inter e Sassuolo conosceranno le squadre da affrontare nei rispettivi gironi.

Situazioni totalmente differenti tra di loro visto che i viola e i nerazzurri partono dalla prima fascia, mentre la Roma, in virtù di un peggiore coefficiente Uefa, si trova nella seconda. Ancor più difficileper gli emiliani, alla loro prima esperienza europea, e costretti per questo a guardare con timore i responsi dell'urna dalla quarta fascia.

Il sorteggio dei gironi dell'Europa League, essendo un'esclusiva Sky, non sarà visibile in chiaro, ma solamente su Sky Sport 1.

Lo United e gli altri pericoli

La squadra di Mourinho dopo un mercato sontuoso con gli arrivi su tutti di Ibrahimovic e Pogba rappresentano il pericolo numero 1 per Roma e Sassuolo. Il Manchester United resta lo spauracchio dei giallorossi, memori di quel tragico 7-1 nel ritorno dei quarti di finale di Champions League 2006-2007. Sulla panchina sedeva Spalletti che si augura di poter evitare in questa Europa League anche la sua ex squadra, lo Zenit San Pietroburgo. Seppur arrivata terza nel campionato russo, dietro a Cska Mosca e Rostov, la fredda trasferta di giovedì potrebbe rappresentare un arduo ostacolo.

Gli avversari più graditi sono rappresentati invece dall'Anderlecht e dal Viktoria Plzen.

Il Sassuolo di Eusebio Di Francesco, dopo aver superato nei preliminari prima gli svizzeri del Lucerna e poi la Stella Rossa di Belgrado, guarderà, come anche Inter e Fiorentina, con attenzione la seconda fascia. Non spiccano squadre particolarmente ostiche dal punto di vista tecnico, quanto dal calore espresso dalle loro tifoserie: Saint-Étienne, Paok Salonicco,Fenerbahçe e Steaua Bucarest su tutte.

Tra la terza e la quarta fascia di Europa League, in mezzo a squadre mediocri, sono disseminate alcune formazioni "di tradizione" o appartenenti a campionati importanti quali quello inglese, francese e spagnolo. Ci sono il Southampton senza il nostro Graziano Pellè sbarcato in Cina, i galiziani del Celta Vigo che vogliono a distanza di poco meno di venti anni rinverdire i fasti dell'EuroCelta, le solite Feyenoord, di certo sgradita alla Roma e alla città, e ilPanathinaikos, infine la francese Nizza, fortemente indebolita dopo la cessione al PSG di Ben Arfa.

Tanti rischi per le italiane, ma in questa Europa League siamo noi a rappresentare il pericolo principale per tutte le altre. Occhi aperti e coraggio e forse nella finale di Solna del 24 maggio 2017 potrebbe esserci una delle nostre.