Il 22 Settembre 1996 il tecnico del Nagoya si apprestava a lasciare il suo club per volare in Inghilterra, destinazione Londra, sponda Gunners. Fu così che Arsene Wenger lascia il Giappone per accettare la sfida proposta dal suo amico David Dein, ai tempi vicepresidente dell’Arsenal. Wenger non fu accolto con molto entusiasmo, anche perchè era appena il quarto allenatore straniero della Premier, ma poi divenne il primo nato oltremanica a vincere un campionato. Con l’uscita di scena di Sir Alex Ferguson, il francese è adesso l’allenatore più longevo su una panchina dei massimi campionati europei e, uno degli allenatori più “fedeli” di sempre.

I primi dieci anni sono stati molto prolifici, arrivano infatti 3 vittorie in Premier League e ben due finali Europee. La seconda decade però è stata a dir poco opaca, con appena due FA CUP vinte e due Community Shield. Arsene però, è riuscito a traghettare il suo team sempre ai primi quattro posti della classifica, infatti detiene il record di 18 apparizioni consecutive nel massimo torneo europeo, ovvero la Champions League.

Se questi sono i numeri dei successi dello storico allenatore dei Gunners, quelli che riguardano il mercato sono ben altri. Sotto la sua gestione, sono stati spesi circa 803 milioni di euro e incassati circa 515 milioni. Wenger ha sempre seguito il mercato in prima persona e se nel primo decennio le spese sono state molto oculate, negli ultimi due anni sono stati spesi più di 100 milioni.

Nel corso di questi 20 anni, sono stati spesi 47 milioni per Ozil, 45 per Xhaka, 42 per Sanchez e 41 per Mustafi. Non sono mancate le partenze illustri però, la più remunerativa quella di Overmars al Barcellona per 40 milioni, poi ricordiamo Anelka venduto per 35, Fabregas a 34 e Van Persie ceduto per 30 milioni di euro.

La forza del Manager francese sta sicuramente nella bravura nel gestire i suoi uomini e al suo grande equilibrio, che sono riusciti sempre a fornire stabilità e risultati, sia sportivi che economici.

Negli ultimi 20 anni l’Arsenal è passato da un fatturato di 27 milioni di sterline del bilancio 1996/1997 ai 329 milioni dello scorso anno.

Ovviamente, alcuni fattori che hanno contribuito a questa incredibile crescita del club non dipendono direttamente da Wenger ma, va evidenziato come la continuità dei risultati e del gioco dell’Arsenal abbiano lanciato il club verso queste cifre sensazionali.

Volete un dato per capire la forza economica di questa società? Bene, pensate che attualmente il marchio Arsenal vale 858 milioni di euro.

Insomma, forse in questi 20 anni i tifosi dei Gunners hanno alzato “pochi” trofei al cielo, ma se oggi si ritrovano un club così competitivo e forte, fuori e dentro il terreno di gioco è anche merito del loro storico allenatore.