In casa Milan, dopo la partita contro il Sassuolo, le copertine sono tutte per lui: Manuel Locatelli, classe'98, prodotto del vivaio rossonero. Ieri ha messo la firma (e che firma!) sulla partita timbrando il cartellino in occasione del 3 a 3,con un gran tiro al volo di sinistro, non il suo piede, che si è andato a stampare sotto l'incrocio dei pali difesi da Consigli. Nato a Lecco l'8 gennaio 1998, entra a far parte del Milan nel 2009.Con il Milan ha fattotutte le giovanili, idem nella nazionale azzurra dove conta già 51 presenze tra under-15, under-16, under-17 e under 19.
Fu "scippato" all'Atalanta dopo uno sgarbo dei bergamaschi
Nel 2006, alla sola età di 8 anni, Manuel Locatelli venne scoperto dall'Atalanta, che notò le potenzialità del ragazzo e decise di non lasciarselo sfuggire. Tre anni dopo, nel 2009, l'Atalanta scippò al Milan un certoMattia Alborghetti, anche lui classe '98. Il Milan rispose, persuadendo Manuel e accaparrandosi il talentino. Da lì ebbe inizio la sua storia rossonera, cominciò la trafila dagli Esordienti ed arrivò, nell'arco 6 anni, in prima squadra. Gli allenatori, gli scout, ma anche il presidente: Locatelli in questo periodo ha conquistato proprio tutti. Qualche anno faSilvioBerlusconi, in visita a Milanello durante gli allenamenti delle giovanili rossonere, decise di fermarsi con Locatelli - all'epoca negli Allievi - e scambiare con lui qualche parola: "Mi hanno parlato molto bene di te.
Complimenti, ma sappi che noi ti vogliamo prima ottimo studente e bravo figliuolo e poi un calciatore di Serie A". L'esordio nella massima serie è avvenuto sotto la guida di Brocchi nell'aprile del 2016, nonostante le sue qualità fossero ben note anche a Mihajlovic. Adesso è nelle mani di Vincenzo Montella, che sa di avere a disposizione un diamante da sgrezzare ma già pronto all'uso.
Il gol al Sassuolo e le lacrime di chi ce l'ha fatta.
Quando il destino ci si mette sa davvero sorprendere. Locatelli, maglia numero 73, fa esplodere S.Siro al minuto 73. Palla che arriva appena fuori area sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Manuel non ci pensa due volte e scarica in rete la palla e con essa tutti i suoi sogni.
Poi via, esultanza tipica di chi non crede ai suoi occhi, e prime lacrime. Lacrime che ritornano durante l'intervista a fine partita. Tra l'altro, proprio con il Sassuolo è iniziata la favola Donnarumma. Il bis è servito?