Grande prova di forza del Chelsea di Antonio Conte che, allo "Stamford Bridge " di Londra, ha battuto 3-0 il Leicester di Claudio Ranieri. Le reti di Diego Costa al 7', Hazard al 33' e Moses all'80'. Vittoria fondamentale per il cammino dei Blues in Premier League, i londinesi ora si trovano a 16 punti, solo due lunghezze in meno della capolista Manchester City che attende l'Everton nella gara delle 16:00. Conte scaccia, così, i fantasmi di esonero pendenti sulla sua testa, per Ranieri una battuta d'arresto pesante: il suo Leicester non è più quello della passata passata stagione.

La partita: Conte azzecca tutto, a Ranieri non basta la ripresa

In avvio, Conte preferisce ancora Diego Costa a Batshuayi, per la gioia di Abramovich che ha investito 40 milioni sull'attaccante belga e che potrebbe vederlo partire nella prossima finestra di mercato, mentre Hazard si posiziona sull'esterno mancino offensivo, sua posizione naturale, dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla sua collocazione tattica. Saranno le due scelte-chiave della vittoria del Chelsea, in quanto entrambi i calciatori andranno a rete, ripagando la fiducia riposta in loro dal tecnico leccese. Al Leicester non basta una ripresa coraggiosa ma un po' spuntata, i Blues gestiscono bene il doppio vantaggio e allungano nel finale.

Le reti: al 7' Diego Costa trova il mancino decisivo in area dopo un calcio d'angolo battuto da Matic per l'1-0; il 2-0 lo firma Hazard al 33' quando, su assistenza di Pedro, trova l'angolino basso alla destra di Schmeichel; il 3-0 all'80' quando Chalobah invita Moses al tiro dalla destra che vale il 3-0. Al Leicester non bastano i tentativi velleitari di Musa edAlbrighton per ribaltare le sorti del match.

Chelsea-Conte è rincorsa al City, a Ranieri non può bastare la Champions del suo Leicester

Con questa vittoria, dunque, in attesa che il City di Guardiola scenda in campo, il Chelsea ricomincia a fiutare le zone nobili della classifica, con l'obiettivo Premier che non appare più una chimera. Per il Leicester un tonfo deludente e che fa riflettere.

Dopo l'impresa della passata stagione, in cui i suoi ragazzi centrarono clamorosamente la Premier League, ci si può accontentare di un campionato così anonimo, seppur a fronte di una Champions League giocata da protagonisti?