Seconda gara ufficiale dell'Inter targata Stefano Pioli, che stasera è chiamata all'impresa quasi impossibile di qualificarsi ai sedicesimi di Europa League. La formazione nerazzurra, attualmente fanalino di coda del gruppo K con soli 3 punti nel girone, giocherà in casa dell'Hapoel Beer Sheva, che all'andata si impose a San Siro 2-0 sorprendendo tutti. Il tecnico emiliano punterà sul 4-2-3-1, guidato da Icardi con alle spalle un tridente formato da Candreva-Banega-Eder, opportunità dal primo minuto per Felipe Melo, che si sistemerà davanti alla difesa insieme a Brozovic.

Il direttore di gara sarà lo spagnolo Estrada.

FORMAZIONI:

Hapoel Beer Sheva (4-5-1): Goresh; Bitton, Tzedek, M. Vitor, Korhut; Buzaglo, Ogu, Radi, Nwakaeme, Hoban; Lucio Maranhao. All.: Bakhar.

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Brozovic, Melo; Candreva, Banega, Eder; Icardi. All.: Pioli.

PRECEDENTI

Un solo precedente tra le due compagini, ci riferiamo alla sfida di andata che terminò 0-2 in favore degli israeliani il 16 settembre a San Siro. Quella era l'Inter di Frank De Boer, che cadeva sotto una bordata di fischi contro la sorprendente formazione guidata dal tecnico Bakhar. Nel dettaglio, quella sera il club milanese scese in campo con un 4-2-3-1 con prima punta Palacio, centrale di difesa Ranocchia al fianco di Murillo, con esterni Nagatomo e D'Ambrosio.

Sbilanciato in avanti, il team lombardo non riuscì comunque a riaprire la partita, spianando così la strada alla prima delle tre sconfitte in questo girone K di Europa League. Stadio: lo scenario dello spettacolo sarà il Turner Stadium, dotato di una capacità di 16.126 posti a sedere, si prevede in occasione del match il tutto esaurito.

SPERANZA QUALIFICAZIONE

La vincente tra Sparta e Southampton si qualifica. In caso di parità nel confronto la qualificazione si deciderà all’ultima giornata. L’Hapoel per restare in corsa deve evitare la sconfitta o sperare che il Southampton perda. L’Inter per restare in corsa deve vincere, oppure pareggiare e sperare che l’altra partita non termini in parità.