L'infortunio di Montolivo ha spianato la strada rossonera a Manuel Locatelli, classe '98 ex primavera Milan, che ha già messo a segno due reti in questo campionato, contro Juventus e Sassuolo. Già Silvio Berlusconi aveva scommesso in maniera importante sul regista rossonero, designandolo come nuovo Pirlo. Locatelli è uno dei tanti giovani che il Milan sta lanciando in questo periodo, proprio come Donnarumma. Il centrocampista rossonero ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport, parlando anche del suo futuro.
Locatelli: 'Non penso ai soldi altrimenti non vado da nessuna parte'
Su Milanello: "Vivo a Milanello. Ho un ottimo rapporto con le persone che ci sono lì. Con me ci sono altri ragazzi, mi chiedono foto oppure consigli. Il convitto in cui viviamo affaccia su San Siro. E' lo stadio dei sogni e un giorno potrebbero giocarci anche loro..."
Sulla sua famiglia: "La mia famiglia è il segreto del mio successo. Mio padre lavora in banca, mia mamma è casalinga. Con mio fratello ho un ottimo rapporto, siamo inseparabili come lo eravamo da piccoli. Mia sorella invece mi fa piangere con i suoi messaggi..."
Sul suo successo: "Io mi sento ancora come quando ero bambino, sto continuando a sognare. Non penso ai soldi, se lo facessi a quest'età non andrei da nessuna parte.
Non è il momento di pensare agli ingaggi. Cerco di non esagerare con l'utilizzo dei social"
Su Montella: "Mi ha dato fiducia perché vedeva il mio impegno in allenamento. Ha fatto una scommessa, e questa scommessa, e lo dico senza presunzione, l'avrei fatta anche io. So di dover migliorare: anche se della partita contro la Juventus tutti ricordano il mio goal, so di aver perso qualche palla di troppo.
Così sono andato a rivedere le cose che sbagliavo"
Sul derby: "Ho già segnato in un derby, ma ero nei Giovanissimi. Il giocatore che toglierei a loro? Mauro Icardi, è uno che non sbaglia sotto porta. Cercheremo di fare noi la partita"
Sul suo futuro e su Donnarumma: "Il progetto giovani è davvero bello ed è anche merito di figure storiche come Filippo Galli e De Vecchi.
Direi che questo progetto, considerando i molti giovani in prima squadra, può andare avanti almeno per dieci anni. Io e Donnarumma ci siamo conosciuti negli Allievi, siamo amici veri. Gigio è un fenomeno. Ci troviamo su molte cose tranne che sulla musica: quando lui ascolta la musica neomelodica napoletana io indosso le cuffie ed ascolto altro".