"Ho visto e sentito di tutto: striscioni contro la squadra, cori offensivi, giocatori che se la prendevano con l'allenatore. Sono davvero rimasto disgustato. Ma che calcio è? Non mi rappresenta più. Sta per chiudersi un anno da record e alla gente non va bene?". Un vero e proprio sfogo quello del presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, rilasciato ai microfoni di Sky Sport. L'ipotesi cessione, a questo punto, non è più un'utopia: il numero uno del club rossoblù è rimasto profondamente scosso, deluso e amareggiato da quanto accaduto giovedì sera.

La vittoria in rimonta contro il Sassuolo non è bastata a placare gli animi, anzi, questi ultimi sembrano essersi surriscaldati ancora di più. L'emblema del nervosismo che regna intorno all'ambiente rossoblù è nei gesti di Daniele Dessena e Marco Sau, capitano e vice - quindi non due giocatori qualunque - al momento della sostituzione: il primo ha lanciato la fascia a terra e ha dato un calcio al tabellone, mentre il secondo non ha stretto la mano a Massimo Rastelli. Il tecnico, per ora, è stato confermato. La sensazione, però, è che si tratti di una tregua armata, e che gran parte della squadra ormai non segua più il tecnico.

I tifosi contestano e i leader dello spogliatoio hanno contrasti con l'allenatore: è questa la situazione un po' paradossale che si sta vivendo in casa Cagliari.

Giulini ha optato per la linea dura, multando i due ribelli, anche se molto probabilmente questo provvedimento non servirà a calmare le acque. Inoltre non bisogna dimenticare il caso Storari: in pochi hanno creduto ad una sua esclusione causata da un'improvvisa influenza. Insomma, i nodi da sciogliere iniziano ad essere davvero troppi.

Eppure la classifica, al di là di qualche sconfitta pesante come quelle casalinghe con Napoli e Fiorentina, non è così negativa, e il vantaggio sulla zona retrocessione è abbastanza consistente. Nonostante ciò, c'è qualcosa che non va: chissà se le feste aiuteranno a risolvere una situazione così ingarbugliata. Il Cagliari si ritroverà il 2 gennaio, e il giorno dopo aprirà il mercato di riparazione. La domanda è se sia Giulini che Rastelli saranno ancora ai rispettivi posti perché, mai come in questo caso, del futuro non v'è certezza.