Per la partita del 16° turno del campionato di Lega Pro girone C, calcio di inizio alle ore 18:30, la Reggina, terzultima con tre punti di vantaggio sul fanalino di coda Catanzaro, ospiterà tra le mura amiche del “Granillo” il Foggia, vice-capolista con un ritardo di due lunghezze sulla corregionale Lecce.

Casa Reggina

Mister Karel Zeman, figlio del rivoluzionario Zdeněk, ha preso parola presso la sala stampa del Centro Sportivo Sant’Agata, esordendo così: “Il Foggia è una squadra che conosco molto bene, forse quella che conosco meglio del campionato.

Hanno giocatori che se sono nella loro giornata migliore possono fare la differenza, come Sarno e Sainz-Maza (ex giocatori amaranto, ndr), ma noi dobbiamo dare il massimo ed essere uniti”.

Compattezza di gruppo ed unità sono caratteristiche che certamente non sono mancate a questa Reggina, con la squadra che ha reagito in ben quattro occasioni ad una situazione di momentaneo svantaggio: “Dobbiamo essere bravi a non metterci in situazioni difficili, dobbiamo giocare sempre con voglia ed intensità per trovare costanza nelle prestazioni”.

Sulla questione pubblico, il tecnico, nato a Napoli ma di nazionalità ceca, esprime poi la sua perplessità: “So che il tifoso ragiona con il cuore e non con la testa, perciò mi sembra strano che dopo un gol all’ultimo minuto preferiscano voltarsi di spalle invece che esultare.

Ritengo che l’obiettivo salvezza sia ampiamente raggiungibile, poi ognuno fa le proprie considerazioni. So per certo però che sarebbe peccato mandare tutto a mare in questo momento”.

In chiusura, Zeman non si sbilancia sugli undici titolari: “Abbiamo parecchi acciaccati. Il calendario prevede tre partite ravvicinate (dopo il Foggia, martedì 6 la Reggina andrà sul campo in sintetico del Virtus Francavilla, mentre sabato 10 ospiterà la Fidelis Andria, ndr) che mi permetteranno di gestire le risorse”.

Casa Foggia

Mister Giovanni Stroppa è intervenuto nella sala stampa Antonio Fesce dello stadio Zaccheria descrivendo immediatamente la formazione avversaria: “Si tratta di una squadra frizzante, con entusiasmo, che sa muoversi bene in campo e può diventare pericolosa in ogni momento”.

L’allenatore non nasconde poi l’emozione che avrà nell’incontrare Karel Zeman: “Sarà strano perché lo conosco da quando era ragazzino (Stroppa è stato allenato da Zdeněk nel 1993/94 a Foggia, ndr) ed in alcuni modi di pensare è simile al padre.

Ci è capitato di confrontarci telefonicamente in passato. Secondo me sta facendo bene a Reggio Calabria, riuscendo a dare un’identità di squadra”.

Il Foggia arriva al match decimato a causa delle squalifiche di Gerbo, Loiacono e Padovan e degli infortuni di Agazzi e Mazzeo, ma Stroppa glissa rapidamente: “Giocherà chi sta meglio e questo non può e non deve essere un alibi”.

L’argomento passa poi sullo stato di forma dei “Satanelli”, che negli ultimi dieci match di campionato hanno raccolto solamente quindici punti: “A volte, come contro la Casertana, ci siamo fatti male da soli e questo ci ha anche portati ad eccessi di nervosismo e ad espulsioni per proteste o per reazioni che sono semplicemente inconcepibili ed inaccettabili”.

Tuttavia il tecnico afferma di essere sicuro della sua squadra: “Ci sono dei ragazzi da altre parti a cui non frega niente della maglia che indossano, qui invece siamo tutti professionisti e siamo attaccati alla maglia. Io in primis qui a Foggia ho vissuto esperienze belle come una serie A in cui andavamo a dettare legge in ogni campo, e brutte come una Serie C in cui la società era inesistente. Quest’anno abbiamo tutto, perciò chiedo unità di intenti e di stare insieme”.