La tragedia della Chapecoense ha sconvolto tutto il mondo del calcio. Le offerte di aiuto non sono mancate e c'è in tutti la volontà di far ripartire subito la squadra soprattutto per onorare le 71 vittime dello schianto dell'aereo in Colombia. Il comunicato dell'Atletico Nacional de Medellin, che ha chiesto formalemente alla Conmebol, di assegnare il titolo al Chape èun gesto importante e lodevole, che da il senso di quanto questa tragedia abbia colpito lo sport e il calcio. Anche in Brasile non si sono fatti attendere i comunicati in favore del club dello stato di Santa Catarina, dai prestiti gratuiti per la prossima stagione al "blocco" delle retrocessioni per il Chapecoense nelle prossime tre stagioni.
Un modo per permettere al Chape di non disperdere quel sogno che si era costruito, dalla Serie D alla finale di Copa Sudamericana.
Alcuni fenomeni del passato, però, potrebbero addirittura tornare a calcare i campi da calcio con la maglia verde. Il primo è Juan Roman Riquelme. El Mudo ha compiuto 38 anni e si è ritirato nel 2015 dopo quasi venti anni passati tra i colori del Boca, dell'Argentinos Juniors e di due squadre europee, Barcellona e Villareal. Riquelme da qualche tempo sta pensando di tornare a giocare e per lui sono fioccate le offerte faraoniche dalla Cina, oltre alla possibilità di vestire la maglia degli argentini dell'Atletico Tucuman che saranno impegnati nella prossima Libertadores.
Ma adesso potrebbe aprirsi la porta del Brasile e della Chapecoense, gratis, per far mantenere viva la memoria dei 71 angeli morti in Colombia.
Non solo Riquelme, però, potrebbe aiutare la causa del club di Chapecò. Sui social è impazzato l'hastag #ronaldinhonachape, cioè Ronaldinho alla Chapecoense. Il fenomeno brasiliano non gioca dal 2015, quando ha chiuso la sua esperienza con la Fluminense ma nonostante questo non è mai uscito dai cuori dei tifosi verdeoro. Uno dei giocatori più forti della storia viene chiamato dal popolo brasiliano per rilanciare il sogno della Chapecoense.