Dopo un avvio caratterizzato da grandissime difficoltà, Ignazio Abate ha alzato l'asticella delle proprie prestazioni, forse anche galvanizzato dalla fascia di capitano che porta al braccio dopo l'infortunio di Riccardo Montolivo, con il quale ha avuto il piacere di alzare la Supercoppa Italiana dopo la partita vinta a Doha contro la Juventus dell'ex Massimiliano Allegri.
Il terzino rossonero, di origini campane, è stato ospite a MilanTv (canale ufficiale della società A.C. Milan) per parlare soprattutto del 29° trofeo in 30 anni di Berlusconi presidente, ma non solo.
Abate: "I giovani hanno questi colori nel sangue, il Milan è il Milan"
Sulla Supercoppa: "Bella soddisfazione dopo tanti anni, ho detto ai miei compagni che toccava a noi. Dopo il gol ci siamo svegliati. Questa Supercoppa dà più soddisfazioni rispetto all'ultima vinta contro l'Inter perchè in quest'ultima occasione non partivamo come favoriti. Ho voluto poi alzare il trofeo con Montolivo pensando a quello che ha passato, è giusto che nei momenti di difficoltà i tifosi possano prendersela con i giocatori più esperti".
Su alcuni singoli del Milan: "Quest'anno abbiamo un bel gruppo di giovani ed italiani con questi colori nel sangue. Bonaventura è uno dei leader dello spogliatoio. Credo che invece nessuno si aspettasse di vedere Suso ad alti livelli.
Bacca lo vedo tranquillissimo, Donnarumma è un beniamino dei tifosi: non si vede con nessun'altra squadra in Italia, credo che resterà per tanti anni con noi".
Sugli obiettivi futuri: "La Supercoppa è già alle spalle, pensiamo alla prossima partita visto che sono due anni che perdiamo dopo la sosta di Natale. L'obiettivo è l'Europa, non vorrei deludere i tifosi che magari si aspettano qualcosa in più.
Cerchiamo di restare attaccati alle zone alte della classifica, abbiamo un mese e mezzo di fuoco davanti".
Su Montella: " Riesce a trasmettere ottimismo a tutti, lui è ottimista di natura. Riesce ad essere sempre equilibrato e lucido. Poi, parlando di campo, è molto preparato tatticamente".
Sulla sua stagione: "Cerco di essere un leader per gli altri.
Per quanto riguarda il campo, sto facendo bene. Sulla fascia ho un po' più di libertà, mentre De Sciglio è più bloccato per volontà del mister".
Su Pirlo: "Magari gli viene naturale passare a Vinovo dalla Juventus per trovare gli ex compagni piuttosto che noi. Credo sia rimasto affezionato all'ambiente Milan. Quello che posso dire è che qui tutti veniamo trattati come figli, quando vai via il cuore ti piange. Con tutto il rispetto per la Juve, ma il Milan è il Milan!"