Manca meno di una settimana alla super sfida con il Porto, valida per l'andata degli ottavi di finale di Champions League. Questa è la stagione crocevia della Juventus, che dopo anni di investimenti e vittorie in Italia vuole far valere la sua grande caratura internazionale nella massima competizione continentale.

Quella con i portoghesi non sarà una gara facile (anche se i bianconeri sono favoriti, è inutile negarlo) e Allegri è deciso ad utilizzare anche pedine meno utilizzate finora per questo importante appuntamento sportivo. In vista dell'estate l'amministratore delegato Beppe Marotta e il direttore sportivo Fabio Paratici voglio pian piano svecchiare e rivoluzionare la rosa a disposizione dell'allenatore (sarà molto difficile che rimanga Allegri, sempre più tentato dall'avventura in Premier League e in club prestigioso come l'Arsenal al posto di Arsene Wenger e del suo ciclo più che ventennale).

La BBC (Barzagli-Bonucci-Chielli) sarà il reparto maggiormente oggetto di rinforzi e 'linea verde': Rugani pian piano sta per conquistare la titolarità mentre Benatia non sarà riscattato a fine stagione (e si parla infatti di un forte interesse dell'Inter sul marocchino ex Bayern e Roma). Su Caldara dell'Atalanta la Juve è stata lesta nell'aggiudicarselo (anche se sbarcherà a Vinovo nel 2018) ma il numero uno per la difesa viene dal Sudamerica.

Quali innesti arriveranno in estate?

Come riportato dalla 'Gazzetta dello Sport' la dirigenza del club piemontese è sulle tracce di Lyanco, difensore centrale del San Paolo che ha stregato gli addetti ai lavori per la tecnica e precocità nell'adattarsi su alti livelli.

Il brasiliano ha quasi 20 anni e sulle sue tracce ci sono diverse pretendenti, anche se pare che la Juventus sia in netto vantaggio sulle altre. Con il sempre più probabile arrivo di Lyanco a Torino Marotta svecchia la retroguardia storica (la BBC appunto) per rimpiazzarla con rinforzi giovani di alto livello e dal sicuro avvenire. Con questi innesti il club di Andrea Agnelli dimostra di voler essere competitivi sempre e di non accontentarsi mai del lungo ciclo di vittorie raggiunto finora.