L'Inter ha riconfermato la piena fiducia all'allenatore Stefano Pioli. Una notizia che sembra addirittura stridere, se si pensa al ruolino di marcia intrapreso dalla squadra nerazzurra nelle ultime diciassette gare di campionato: eppure le voci di un suo possibile allontanamento in favore di Diego Pablo Simeone o addirittura di Antonio Conte aleggiano sul "Centro sportivo Suning in memoria di Angelo Moratti". Voci che provengono non certo da fonti interne al club di Corso Vittorio Emanuele, colpevole solo di aver scelto Pioli ad inizio novembre e non durante la passata estate, quando Roberto Mancini aveva fatto chiaramente intendere di volersene andare da Milano.

I numeri di Pioli

Trentotto punti conquistati su cinquantuno disponibili, frutto di dodici vittorie, due pareggi e tre sconfitte, con l'Inter salita dal raccapricciante quattordicesimo posto (prima dell'arrivo temporaneo di Stefano Vecchi, che guidò i nerazzurri nel match interno contro il Crotone, ndr) al quinto posto. Questo il percorso fatto da Pioli, che oltre ai numeri ha portato in squadra un nuovo entusiasmo e ha rivitalizzato giocatori che sembravano perduti e addirittura in odore di cessione: basti pensare a Kondogbia, oggi titolare, oppure a Brozovic ed Eder. In più l'Inter ha una precisa identità di gioco: il modulo 4-2-3-1 ha fruttato una serie notevole di successi che garantiscono ad Icardi e compagni di giocarsi un posto in Europa a 9 giornate dal termine del campionato.

Champions ancora possibile

Ecco, il tema Champions League. Con 27 punti ancora disponibili, l'Inter si trova a -8 dal terzo posto occupato dal Napoli (con cui giocherà lo scontro diretto di ritorno a San Siro): le speranze di agguantare i partenopei ci sono tutte, anche perchè un piccolo regalo potrebbe arrivare già il 2 aprile dagli storici rivali della Juventus che saranno di scena allo stadio "San Paolo".

Con i nerazzurri nettamente favoriti sulla Sampdoria nella gara interna di San Siro, accorciare subito a -6 oppure a -5 darebbe ancora entusiasmo e voglia di credere in un obiettivo che, con Pioli dall'inizio della stagione, sarebbe stato raggiungibile con maggior facilità.