Il miracolo sportivo dello scorso anno sembrava agli occhi degli addetti ai lavori e non un episodio isolato, un colpo di fortuna, una situazione nata per caso ed invece per il secondo anno consecutivo l'allenatore Angelo Bognanni ha mostrato e dimostrato di avere le capacità di poter allenare in campionati superiori. Testa, cuore e gambe è il motto del mister nativo di Butera che nonostante la giovane età (classe 1985) sta dimostrando di saperci fare dando alle sue squadre quella "verve" che occorre in queste situazioni, il cui livello di difficoltà è piuttosto alto rispetto alle possibilità umane.
Dopo la salvezza ottenuta, appena un anno fa, con i nisseni delll'Atletico Caltanissetta, quest'anno in fotocopia è arrivata la stessa soddisfazione con la società del Serradifalco calcio, anch'essa squadra del comprensorio nisseno. Lo stesso clichè: allenatore dimessosi a dicembre e squadra rivoluzionata, mister Bognanni ha accettato con caparbietà l'incarico a campionato in corso da subentrante con situazioni tecniche, motivazionali, gestionali ed ambientali davvero non semplici riuscendo, in entrambe le occasioni con le "rose" ridotte al lumicino, a mantenere la categoria facendo felici le rispettive società e tifoserie al seguito.
Di necessità virtù, mister Bognanni diventa il talismano della salvezza
Quest'anno, come l'anno precedente, l'allenatore buterese ha dovuto fronteggiare diverse defezioni dovute alle cessioni a dicembre di giocatori di calibro per la categoria puntando, pertanto, soprattutto sull'aspetto mentale dei giovanissimi calciatori rimasti a disposizione della società.
Una scelta vincente visto che dopo un campionato altalenante, ieri a Ravanusa, i ragazzi guidati da Bognanni, a cui mancava solo un punto per ottenere la matematica salvezza sono riusciti nell'impresa di vincere con i goal dei fratelli Giaconia, in un campo ostico come quello del "Saraceno" conquistando la meritata permanenza nel campionato di Promozione, girone A.
La prima vittoria in trasferta che è "caduta" al momento giusto dopo un anno di pieno di sofferenze. Una vittoria che pesa tanto e dalla quale bisogna ripartire per avviare la prossima stagione nei migliore dei modi e nella quale il Serradifalco vuole tornare protagonista dopo aver raggiunto l'apice della sua storia con l'Eccellenza di qualche anno fa.
Ripartire da un allenatore affamato, da un gruppo solido con l'innesto di qualche giocatore di categoria per cominciare a far risognare quei tifosi che, quest'anno, per vedere la propria squadra all'opera hanno dovuto fronteggiare delle spese extra dovendo giocare tutte le partite casalinghe al "Bordonaro" di Canicattì.