La stagione 2016/17 è ormai praticamente archiviata. È tempo dunque di tracciare un bilancio e di dare le pagelle ai calciatori dopo il lungo anno dell' AS Roma e dopo la fine, quasi certa, dello Spalletti 2.0 oltreché della più longeva era Totti. Scopriamo insieme il nostro pagellone.

Il pagellone della squadra

Szczesny 7: garantisce affidabilità e sicurezza a tutto il reparto. Decisivo nei momenti chiave della stagione. Saracinesca.

Alisson 6,5: il portiere di coppa merita mezzo punto in più per la pazienza. Stage ed adattamento finito, sarà lui il titolare il prossimo anno?

Lobont s.v. : più uomo di spogliatoio che alternativa ai due più giovani colleghi.

Bruno Peres 6: paga gli straordinari dovuti all'assenza di una reale alternativa dopo il doppio infortunio di Florenzi.

Rudiger 7: prezioso jolly difensivo. Il tedesco è in costante crescita durante tutta la stagione. Soldato romano.

Manolas 6,5: il granitico difensore perde qualche colpo nel finale di stagione, forse a causa dell'incertezza sul suo futuro. Garantisce comunque buona continuità di rendimento. Lottatore.

Fazio 7: è l'esempio lampante della meritocrazia calcistica. A tratti è un insostituibile. Leader silenzioso.

Juan Jesus 6: alterna partite ottime a qualche partita ordinaria. Affidabile.

Vermaelen 5: inizia male la stagione e finisce nel dimenticatoio anche a causa di diversi stop fisici.

Sfortunato.

Emerson Palmieri 7: autentica rivelazione dell'annata, chi lo avrebbe mai detto?

Mario Rui 5,5: perde la prima parte della stagione a causa dell'infortunio rimediato nella tournée americana. Nella seconda Spalletti lo considera poco. Spaesato.

De Rossi 7: il ritorno di Spalletti lo rigenera, lui gioca un'ottima stagione diventando goleador nel momento più delicato della stagione.

Capitano coraggioso.

Strootman 7: ci mette un po' di tempo dopo il lungo stop, ma quando carbura non lo ferma più nessuno. La lavatrice è tornata, ed è al massimo del suo carico. Redivivo.

Nainggolan 8: stagione sublime per il ninja. Nel ruolo alla Perrotta diventà anche un inatteso bomber. Instancabile.

Paredes 6,5: il cambio di ruolo di Empoli gli garantirà un luminoso futuro.

Metronomo.

Grenier 6,5: arrivato a gennaio, frutta ogni singolo minuto concessogli. Propositivo.

Gerson 5: fa vedere lampi del suo talento solo in Europa League. Ma dopo un Juventus-Roma da titolare ed una mancata partenza nel mercato di gennaio Spalletti si dimentica di lui. Desafinado.

Florenzi 6: stagione sfortunata per il jolly di Vitinia. Il doppio infortunio è un brutto colpo per lui ma soprattutto per la sua Roma.

Perotti 7: stagione positiva per l'ex genoano, brilla meno nella parte finale della stagione ma dà sempre il suo apporto di classe e grinta. Tenace.

Salah 8: strappa in tutte le partite, o quasi, con la sua velocità ed imprevedibilità. Ottima l'intesa con Dzeko. Gazzella.

El Shaarawy 7: il suo ultimo mese è da incorniciare.

Segna e fa segnare reti decisive. Asso nella manica.

Dzeko 8: fa rimangiare i fischi e le critiche dell'ultima annata a suon di reti. Bomber.

Totti 10: non alla sua stagione, segnata da minutaggio limitato, ma alla sua straordinaria carriera con una sola casacca. Ciao Francesco Totti, capitano e campione d'altri tempi. Unico.

Il tecnico: Luciano Spalletti, voto 7

Il suo ritorno in giallorosso riaccende l'entusiasmo nella squadra prima e piano piano nei tifosi giallorossi poi. La stampa gli sta addosso, a volte in maniera eccessiva. Lui però finisce col bisticciarci troppo spesso. Inoltre, l'incertezza sul suo futuro non produce effetti positivi.